Milano: tre ostacoli per poliziotti antifascisti

Milano: tre ostacoli per poliziotti antifascisti

Questa mattina a Milano è stata commemorata la memoria di tre coraggiosi poliziotti deportati e...

Questa mattina a Milano è stata commemorata la memoria di tre coraggiosi poliziotti deportati e uccisi durante il nazifascismo. La posa delle “Pietre d’Inciampo” davanti alla Questura ricorda il sacrificio di Giuseppe Prata, Emiddio Mastrodomenico e Angelo Molino, eroi della resistenza partigiana. L’evento ha visto la partecipazione di autorità locali e rappresentanti di associazioni come l’ANED e l’ANPI. Il Questore Bruno Megale ha sottolineato l’importanza di non dimenticare il coraggio di coloro che hanno lottato per la libertà. Il Prefetto Claudio Sgaraglia ha collegato la cerimonia al Giorno della Memoria, promuovendo la consapevolezza storica e il valore della resistenza.

Commemorazione poliziotti deportati durante il nazifascismo a Milano

La cerimonia solenne presso l’ingresso della Questura di via Fatebenefratelli a Milano ha visto la posa di tre “Pietre d’Inciampo” in onore dei poliziotti Giuseppe Prata, Emiddio Mastrodomenico e Angelo Molino, che opposero resistenza al regime nazifascista e pagarono con la deportazione e la vita il loro coraggio. Questo gesto commemora il sacrificio di questi eroi e offre alle nuove generazioni l’opportunità di riflettere sulla lotta per la libertà e la resistenza.

La presenza del Questore di Milano, del Prefetto e dell’Assessore alla Sicurezza del Comune sottolinea l’importanza di mantenere viva la memoria di coloro che hanno combattuto per valori fondamentali. La cerimonia si è svolta in occasione del Giorno della Memoria, ricordando anche il contributo dei poliziotti alla resistenza partigiana e alla difesa dei principi democratici durante il periodo più buio della storia italiana.

La posa delle Pietre d’Inciampo davanti alla Questura rappresenta un omaggio tangibile a questi tre poliziotti coraggiosi e un monito contro l’oblio dei sacrifici compiuti per la libertà. È necessario trasmettere alle nuove generazioni le lezioni del passato affinché tragedie simili non si ripetano mai più, e queste cerimonie commemorative contribuiscono a preservare la consapevolezza storica e a promuovere uno spirito critico nei confronti dell’ideologia totalitaria.

Ricordo e commemorazione: la storia dei poliziotti deportati durante il nazifascismo

Milano ha reso omaggio questa mattina a tre coraggiosi poliziotti che, durante il periodo del nazifascismo, opposero resistenza e pagarono con la deportazione e la vita il loro impegno contro gli orrori del regime. La cerimonia di posa delle “Pietre d’Inciampo” presso l’ingresso della Questura di via Fatebenefratelli ha visto la partecipazione di autorità locali, rappresentanti di associazioni e cittadini che hanno voluto onorare la memoria di questi eroi.

Il Questore di Milano, Bruno Megale, ha sottolineato l’importanza di commemorare questi poliziotti deportati e uccisi per la loro opposizione al nazifascismo. La posa delle Pietre d’Inciampo davanti alla Questura non solo perpetua la loro memoria, ma offre anche un’opportunità di riflessione per le generazioni future sul sacrificio compiuto da questi uomini per difendere la libertà e la democrazia.

L’Assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, ha enfatizzato il valore della lotta e del sacrificio di questi poliziotti, che hanno contribuito alla resistenza partigiana e alla difesa dei principi fondamentali della Repubblica. Ogni cittadino che attraversa quegli spazi dovrebbe ricordare il prezzo pagato per garantire i diritti e le libertà che oggi godiamo.

Il Prefetto Claudio Sgaraglia ha collegato la cerimonia odierna al Giorno della Memoria, sottolineando l’importanza di mantenere viva la consapevolezza storica e di trasmettere alle nuove generazioni le lezioni del passato per evitare che tragedie simili si ripetano. La commemorazione di oggi è un doveroso tributo alla memoria di coloro che hanno lottato per la libertà e la dignità umana.

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