Nave umanitaria verso Gaza sotto attacco di droni, bloccata in acque internazionali vicino a Malta.

Attacco a Nave Umanitaria Diretta a Gaza: La Libertà in Pericolo
LA VALLETTA (MALTA) – La Freedom Flotilla Coalition (FFC) denuncia un attacco davanti alle coste maltesi. Una nave umanitaria, la Conscience, è stata bersagliata da droni armati in acque internazionali venerdì scorso intorno alla mezzanotte. Questo episodio, che ha destato forte preoccupazione, coinvolge segnali di emergenza e richieste di aiuto da parte degli attivisti per i diritti umani.
Dettagli dell’Attacco
Secondo la FFC, l’attacco ai danni della Conscience è avvenuto poco dopo la partenza dall’isola, con un blackout mediatico che ha preceduto il tragico evento. Intorno alle 00:23 ora locale, il drone ha colpito il generatore della nave, lasciandola senza elettricità e in grave difficoltà. A bordo si trovano 30 attivisti, in procinto di portare aiuti a Gaza, da anni sotto un blocco. Un video diffuso dalla coalizione ha catturato il momento critico, con un incendio acceso e fumi neri salgono nel cielo notturno, accompagnati dal rumore di esplosioni.
La FFC ha accusato un drone militare israeliano di aver condotto l’attacco, denunciando una violazione del diritto internazionale. "La parte anteriore della nave è stata colpita due volte, causando una breccia nello scafo e provocando un incendio", ha affermato la coalizione in una nota.
La Risposta delle Autorità e delle Forze di Soccorso
Immediatamente dopo l’incidente, è stato inviato un segnale di soccorso. Fonti della FFC riferiscono che Cipro ha tentato di intervenire con una nave, anche se priva dell’equipaggiamento necessario per fornire assistenza elettrica. Il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma ha comunicato che un rimorchiatore è stato disposto sul luogo dell’emergenza. Però, la comunicazione con la Conscience è risultata complicata a causa dell’attacco.
Le autorità maltesi hanno contestato le accuse di inattività. Rappresentanti governativi hanno dichiarato che Transport Malta ha immediatamente inviato un rimorchiatore nella zona e che anche le Forze Armate di Malta erano pronte a intervenire. “Nessuno degli operatori umanitari a bordo ha accettato l’offerta di evacuazione,” hanno aggiunto le fonti governative.
Dichiarazioni Ufficiali e Sviluppi
Il Premier maltese ha espresso la propria preoccupazione per l’accaduto, dichiarando: "Gli atti di violenza contro navi civili devono essere condannati. Le nostre forze di soccorso hanno fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza dell’equipaggio." Le autorità di Malta, secondo un comunicato ufficiale, hanno confermato di aver ricevuto una chiamata di emergenza. La marina ha inviato un rimorchiatore dotato di attrezzature antincendio e una nave pattuglia, riuscendo a domare le fiamme entro l’1:28.
Stando a quanto emerso, tutti i membri dell’equipaggio e i passeggeri sono stati rimasti al sicuro, rifiutando l’evacuazione. Questa testimonianza è stata confermata dalle autorità. “La situazione è stata stabilizzata entro le 3:45. La sicurezza dell’equipaggio è stata sempre una priorità,” hanno ribadito le fonti ufficiali.
Richieste della Freedom Flotilla Coalition
La Freedom Flotilla Coalition, formata da volontari provenienti da oltre 21 paesi, sta lanciando un appello alle istituzioni internazionali. Hanno chiesto al governo maltese di adempiere ai propri obblighi marittimi e condannato fermamente l’attacco, definendolo un attacco diretto a una missione umanitaria. “È inaccettabile che un’operazione di soccorso venga ostacolata in questo modo. Chiediamo un’indagine internazionale su questo atto di aggressione,” ha dichiarato un portavoce della coalizione.
Inoltre, il gruppo ha sollecitato la società civile a far sentire la propria voce, esortando i cittadini a contattare le ambasciate maltesi per chiedere azioni immediate a protezione dei volontari a bordo.
Una Situazione Complessa e in Evoluzione
Le autorità maltesi continuano a monitorare la situazione della Conscience, in un contesto di crescente tensione. La vicenda ha sollevato interrogativi non solo sulla sicurezza delle operazioni umanitarie nel Mediterraneo, ma anche sulla legalità delle azioni militari eseguite in acque internazionali.
Mentre le indagini sull’attacco sono in corso, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi. Organizzazioni per i diritti umani e attivisti temono che questa violazione possa rappresentare un precedente pericoloso nel contesto del conflitto israelo-palestinese e delle missioni di soccorso. Le grossi interrogativi sulla protezione dei diritti umani rimangono all’ordine del giorno, richiedendo un’attenzione costante da parte della comunità globale.
Nonostante la navigazione della Conscience sia stata stabilizzata, le tensioni nel Mediterraneo sono più che mai palpabili, e il futuro delle operazioni umanitarie nella regione appare incerto.
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