Nave Usa Mount Whitney in Missione Strategica al Largo di Tripoli e Bengasi: Cosa Conoscere
Il Rinnovato Impegno degli Stati Uniti in Libia: Arrivo della USS ‘Mount Whitney’
TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS/MNA) – In un significativo passo nel panorama diplomatico e militare, gli Stati Uniti hanno incrementato la loro presenza in Libia con l’arrivo della USS ‘Mount Whitney’, nave ammiraglia della Sesta Flotta della Marina americana, al largo delle coste di Tripoli e successivamente a Bengasi. Questo evento, annunciato con orgoglio dall’ambasciata degli Stati Uniti in Libia, segna una nuova strategia volta a garantire la sovranità, la sicurezza e l’unificazione militare del Paese nordafricano.
La USS ‘Mount Whitney’ ha fatto il suo ingresso nel porto di Tripoli, trasportando una delegazione di alto livello composta da figure influenti come il vice ammiraglio Thomas J. Anderson, comandante della Sesta Flotta, l’ambasciatore Richard Norland, inviato speciale degli Stati Uniti per la Libia, e Jeremy Berndt, incaricato d’Affari. Questo gruppo ha avviato una serie di incontri rilevanti con le autorità libiche, sottolineando così l’impegno degli Stati Uniti per la stabilità e la riconciliazione nazionale.
Incontri Strategici con i Leader Libici
Il programma della delegazione ha incluso incontri con i principali rappresentanti del Governo di Unità Nazionale (GNU), come il generale Mohamed Al-Haddad, capo di Gabinetto, Abdullah Al-Lafi, membro del Consiglio presidenziale, il ministro degli Esteri ad interim Taher Al-Baour, e il vice ministro della Difesa Abdulsalam Al-Zoubi. Durante questi colloqui, i temi discussi si sono concentrati sulla cooperazione in materia di sicurezza, sulla riforma istituzionale e sulla necessità di unificare le forze armate libiche, attualmente divise e frammentate.
Il generale Mohamed Al-Haddad ha dichiarato che “questi incontri ci permettono di rafforzare il dialogo tra le forze armate e di lavorare insieme verso un futuro più sicuro per la Libia. Siamo grati per il supporto degli Stati Uniti in questo processo”. Al termine degli incontri a Tripoli, la USS ‘Mount Whitney’ ha proseguito il suo viaggio verso Bengasi, dove ha avuto luogo un raro momento di dialogo militare bilaterale.
A Bengasi, i funzionari statunitensi si sono incontrati con i leader dell’Esercito Nazionale Libico (LNA), inclusi il generale Khairy Al-Tamimi e il generale Khaled Haftar. Questa interazione ha evidenziato la volontà di Washington di coinvolgere tutti gli attori principali nel processo di stabilizzazione della Libia. In una nota ufficiale dell’Ambasciata Usa, è stato affermato: “La visita serve a ribadire il sostegno degli Stati Uniti nella creazione di un esercito libico unificato, capace di difendere la sovranità del Paese e di contribuire alla sicurezza regionale”.
L’approccio statunitense mira a rafforzare i legami di cooperazione in vari ambiti, da quello militare a quello della sicurezza, evidenziando l’importanza di un dialogo costruttivo tra le diverse fazioni libiche. Richard Norland ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è supportare un processo inclusivo di riconciliazione nazionale, riconoscendo il valore di ogni attore presente sul campo”.
Impatto e Prospettive Future
Il viaggio della USS ‘Mount Whitney’ e gli incontri avvenuti rappresentano una marcia significativa verso un’auspicata stabilità in Libia, un Paese che da anni combatte per ricostruire un’unità nazionale dopo anni di conflitto. Questo scenario, per quanto complesso, offre un’opportunità unica per gli Stati Uniti di giocare un ruolo chiave nel sostegno alla Libia durante questo delicato processo di transizione.
Nonostante le sfide, le dichiarazioni provenienti da Tripoli e Bengasi evidenziano una crescente volontà di dialogo tra le forze in campo. Fonti ufficiali indicano che il consenso tra le parti potrebbe portare a una maggiore cooperazione in ambito di difesa e sicurezza, permettendo futuri sviluppi positivi per la Libia. La USS ‘Mount Whitney’ non è solo un simbolo di potenza militare, ma rappresenta anche un messaggio di sostegno e collaborazione da parte degli Stati Uniti per un futuro più stabile e pacifico nella regione.
Fonti: Ambasciata degli Stati Uniti in Libia, dichiarazioni ufficiali di Thomas J. Anderson, Richard Norland e Mohamed Al-Haddad.
(ITALPRESS)
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