Netanyahu all’ONU: “Genocidio contro Israele è menzogna” tra fischi e proteste.
Netanyahu alla Nazioni Unite: Appello agli Ostaggi di Gaza
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Durante un acceso intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un appello urgente a Hamas, il gruppo terroristico al potere nella Striscia di Gaza, affinché rilasci i 48 ostaggi – sia vivi che deceduti – detentuti dal 7 ottobre 2023. Rivolgendosi direttamente agli ostaggi in ebraico, Netanyahu ha sottolineato che non sono stati dimenticati. Ha dichiarato: “Ho fatto circondare Gaza con altoparlanti, sperando che possano sentire il mio messaggio. Non vi abbiamo mai abbandonati, l’intera nazione è con voi. Non ci fermeremo finché non vi porteremo tutti a casa, sia i vivi che i morti.”
La Tensione nell’Aula delle Nazioni Unite
Prima che Netanyahu prendesse la parola, la sala ha vissuto momenti di tensione, con fischi e qualche applauso per il premier israeliano. Il presidente dell’assemblea è stato costretto a richiamare all’ordine più volte i presenti, mentre diverse delegazioni hanno abbandonato l’aula in segno di protesta. Netanyahu ha sottolineato la mancata volontà dei palestinesi di riconoscere uno Stato Palestinese accanto a Israele, affermando: “Hanno sempre rifiutato le nostre proposte.” Questo rifiuto, secondo Netanyahu, non è solo di Hamas, ma anche dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), che egli accusa di essere corrotta e di incitare all’odio contro gli ebrei.
Inoltre, ha commentato la situazione dei cristiani a Betlemme, affermando che la loro popolazione è diminuita drasticamente dal passaggio del controllo a Hamas. “Quando eravamo noi a governare c’era l’80% di cristiani, ora sono scesi al 20%,” ha affermato.
Il Riconoscimento dello Stato palestinese e le sue Conseguenze
Netanyahu ha poi espresso delle preoccupazioni relativamente al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di diversi paesi, sostenendo che ciò incoraggia il terrorismo. “Quando i leader riconoscono lo Stato palestinese, mandano il messaggio che ‘uccidere gli ebrei ripaga’,” ha dichiarato, confrontando la creazione di uno Stato palestinese a un eventuale Stato qaedista a New York. “È una follia e non accadrà,” ha ribadito con fermezza.
La Strategia di Hamas e le Accuse Contro Israele
Nel corso del suo intervento, Netanyahu ha messo in evidenza la differenza di approccio nei riguardi delle vittime civili tra Israele e Hamas. “Per Israele, ogni vittima civile è una tragedia, mentre per Hamas è una strategia. Usano questi civili come scudi umani,” ha dichiarato. Ha anche accusato Hamas di genocidio, evidenziando come l’organizzazione ostacoli la fuga della popolazione di Gaza durante le operazioni militari israeliane.
In risposta alle accuse riguardanti l’affamamento della popolazione di Gaza, Netanyahu ha affermato che oltre 2 milioni di aiuti e cibo sono stati distribuiti e che Hamas era responsabile del saccheggio dell’85% di tali aiuti. “Queste accuse false fomentano il terrorismo e minacciano la stabilità della regione,” ha aggiunto, esprimendo la sua convinzione che nei prossimi anni il Medio Oriente subirà importanti cambiamenti.
L’Impatto della Politica Iraniana
Netanyahu ha anche toccato il tema dell’Iran, ringraziando l’ex presidente Donald Trump per aver lavorato per impedire che il regime di Teheran ottenesse armi nucleari. “Dobbiamo essere vigili e sventare ogni tentativo di riarmo dell’Iran,” ha sottolineato, mentre presentava una mappa per indicare l’asse iraniano nel Medio Oriente. Ha menzionato che molti leader militari e terroristi della regione sono stati eliminati e ha promesso che le milizie in Iraq saranno fermate se attaccheranno Israele.
Trasmissione del Discorso ai Residenti di Gaza
Un’altra informazione rilevante è venuta dalle Forze di Difesa israeliane (IDF), che hanno preso il controllo dei telefoni dei residenti di Gaza e dei membri di Hamas. Secondo una nota dell’ufficio di Netanyahu, il discorso del primo ministro è stato trasmesso in diretta tramite i telefoni, per garantire che gli ostaggi potessero sentire il messaggio di speranza e determinazione da parte del governo israeliano.
Fonti Ufficiali:
- Assemblea Generale delle Nazioni Unite
- Ufficio del Primo Ministro Israeliano
- Forze di Difesa Israeliane (IDF)
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