Netanyahu deve fermare gli attacchi ingiustificati a Gaza, avverte Crosetto.

Netanyahu deve fermare gli attacchi ingiustificati a Gaza, avverte Crosetto.

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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, esprime in un’intervista la sua posizione critica riguardo alle operazioni militari di Israele a Gaza, dichiarando che gli obiettivi militari sono ormai obsoleti e che le azioni continuate mettono in pericolo i civili. Sottolinea la necessità di affrontare Hamas con metodi alternativi, da evitare il costo umano attuale. Crosetto afferma che la comunità internazionale non può tollerare le vittime civili e che la reale motivazione di alcune manifestazioni potrebbe distorcere l’intento pacifista, alimentando l’odio contro il governo italiano.

Critiche e Riflessioni del Ministro Crosetto sulle Operazioni Militari in Gaza

ROMA – Durante le comunicazioni in Camera dei deputati, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso le sue posizioni riguardo alle forniture di armi all’Ucraina e alla situazione a Gaza. Crosetto ha sottolineato che, come tutti i governi italiani, l’Italia mantiene un legame di amicizia con Israele, ma ha preso le distanze dalle azioni condotte dal Primo Ministro Netanyahu. Secondo le sue parole, le ragioni militari per le operazioni a Gaza sono da considerarsi superate ormai da mesi; ogni ulteriore attacco non presenta giustificazioni valide e mette in grave rischio la vita dei civili.

Il ministro ha affermato che Netanyahu continua a portare avanti attacchi militari che, a suo avviso, sono sbagliati e controproducenti. A parere di Crosetto, queste azioni rappresentano un’ulteriore fomente di odio, alimentando tensioni che possono minacciare la stessa esistenza di Israele. Riguardo a Hamas, il ministro ha dichiarato che l’organizzazione deve essere combattuta e distrutta, ma con metodi che escludano l’uso della forza militare. Ha sottolineato la necessità di approcci alternativi per affrontare la situazione attuale.

Inoltre, Crosetto ha sottolineato che la comunità internazionale non può più tollerare vittime civili, inclusi donne e bambini. Ha evidenziato come tali perdite non possano essere considerate danni collaterali accettabili e ha esortato Israele a riflettere su questa realtà. Parlando della tregua, ha aggiunto che Hamas non si preoccupa delle vittime e utilizza la guerra per il proprio vantaggio, sfruttando la sofferenza per il reclutamento.

Infine, Crosetto ha commentato la manifestazione del 7 giugno per Gaza, esprimendo la sua disponibilità a partecipare per onorare le vittime civili. Tuttavia, ha anche messo in guardia sul fatto che molti dei presenti potrebbero usare l’evento come un’opportunità per esprimere odio contro il governo e alcune figure politiche, tra cui lui stesso, la Meloni e Tajani.

Crosetto critica le operazioni militari in Gaza e la gestione di Netanyahu

ROMA – Durante una comunicazione alla Camera dei deputati riguardo alla fornitura di armi all’Ucraina, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso posizioni nette riguardo alla situazione in Medio Oriente. In un’intervista a Repubblica, Crosetto ha sottolineato che, come tutti i precedenti governi italiani, l’Italia resta amica di Israele. Tuttavia, ha chiarito di aver preso le distanze dalle azioni di Netanyahu, ritenendo che le giustificazioni per le operazioni militari a Gaza siano ormai concluse. Secondo il ministro, continuare questi attacchi non ha più alcuna logica, mettendo a rischio la vita dei civili.

Crosetto ha definito le operazioni di Netanyahu come scelte sbagliate e controproducenti, avvertendo che tali azioni alimentano una spirale d’odio che potrebbe nuocere ulteriormente allo Stato israeliano. Ha affermato che Hamas deve essere combattuta e distrutta, ma ha messo in evidenza che i metodi militari attuali non sono più appropriati. La comunità internazionale, secondo il ministro, non può più tollerare vittime tra la popolazione civile, specialmente donne e bambini, richiedendo a Israele di adottare un approccio più umano.

Riguardo alla manifestazione del 7 giugno dedicata a Gaza, Crosetto ha dichiarato che non avrebbe problemi a parteciparvi, specialmente per commemorare i civili uccisi. Tuttavia, ha analizzato il clima della piazza, osservando che una buona parte dei partecipanti, che si definiscono pacifisti, potrebbe essere li più per contestare il governo e alcune sue figure, come Meloni, Tajani e lo stesso Crosetto.

Queste parole evidenziano una profonda riflessione sulla necessità di un cambiamento degli approcci militari e sull’importanza di proteggere i diritti umani, specialmente in contesti di conflitto come quello attuale.

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