Mamme e papà

Tra nove mesi diventerai padre, cosa sapere prima che nasca

Se il test di gravidanza è positivo, potrebbe vuol dire che diventerai padre. Niente panico. Non esistono cifre ufficiali, ma è stimato che nascano circa 200 bambini al minuto. Dunque, il consiglio per i futuri papà è di godersi la gioia e cominciare a setacciare il web di informazioni utili su paternità e gravidanza.

Qualche consiglio

Ecco qualche consiglio per preparasi alla nascita del figlio senza stress. Non rimandare all’ultimo minuto la sistemazione di cose importanti; nell’ordine: scelta tra passeggino trio o passeggino più culla, acquisto e sistemazione fasciatoio in casa, scorta di pannolini senza esagerare, guardaroba del bebè.
Che sia estate o inverno, autunno o primavera, il pupo non esce di casa senza un body. E all’inizio capita spesso che si macchino per via dei rigurgiti e delle pupù.
Non comprare troppi body di taglia 1/2 mesi, non servono quasi a nulla. Se il piccolo alla nascita supera i 3,5 kg ancora meno. Passa direttamente alla 3/6 mesi e fai sempre attenzione anche al parametro altezza nell’acquisto dei vestitini.

A meno che la decisione non sia contenuta tra le righe di un patto prematrimoniale, o qualche nonno o nonna sia davvero così influente, stai sereno: la scelta del nome non ti compete. Decide quasi sempre la mamma.

Prima del terzo mese di gravidanza è una domanda del tutto superflua. Dopodiché ogni ecografia può essere quella buona. Se il medico si sbilancia dichiarando che è maschio, ci sono buone possibilità che lo sia.

La donna è madre fin dal concepimento. Quanto all’uomo, è spesso dal ginecologo che inizia a calarsi nella dimensione di padre. Davanti a un monitor ante guerra in bianco e nero sentirai battere il cuore di tuo figlio e lo vedrai muoversi. Goditi il momento, ma stai ben attento alle prescrizioni del medico.

Che sia un parto naturale o cesareo, che avvenga in ospedale o in una clinica privata, durante il travaglio fino al parto, sperimenterai quella che i neo papà chiamano “l’inutilità dell’uomo”. Farà tutto la mamma, a te non resta che aspettare. Se il parto è naturale, potrai stare al fianco della tua compagna (zitto e muto), se il parto è cesareo potrai al massimo gestire i parenti in attesa nel corridoio, ricordando loro che non si dovrebbe scrivere sui muri di un ospedale.

Redazione

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