Olimpiadi Milano-Cortina: tre misure cautelari contro tentativi di infiltrazione negli appalti.
La capacità di intimidazione dei due, insieme ai loro sodali, è emersa in vari episodi di violenza. Un caso emblematico ha riguardato un consumatore di stupefacenti moroso, costretto a subirne le conseguenze in modo brutale. Tra le varie aggressioni, si segnalano diversi pestaggi ai danni di dipendenti di ristoranti e hotel, così come minacce rivolte a titolari di attività per estorcere servizi non richiesti.
Un episodio significativo si è verificato in un locale, dove un organizzatore di eventi è stato aggredito e minacciato con un’arma per costringerlo a sospendere eventi non approvati dal sodalizio. Anche un componente della Giunta comunale di Cortina ha ricevuto minacce da parte degli indagati, i quali si erano presentati come “imprenditori” pronti a offrire il loro supporto elettorale in cambio di favori futuri, il che ha ulteriormente dimostrato le loro metodologie affaristiche illecite.
I dettagli dell’operazione “Reset” e le accuse mosse ai tre soggetti forniscono un quadro inquietante della criminalità organizzata presente anche in località ritenute sicure e turistiche, come Cortina d’Ampezzo. La collaborazione tra le forze dell’ordine e l’Autorità giudiziaria è fondamentale per smantellare tali gruppi e garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti.
