OpenAI chiede all’amministrazione Trump di estendere il credito d’imposta del Chips Act ai data center.

OpenAI chiede all’amministrazione Trump di estendere il credito d’imposta del Chips Act ai data center.

Accelerazione dei Processi di Permitting e Riserva Strategica di Materie Prime

Nella lettera, OpenAI ha anche richiesto di velocizzare i processi di autorizzazione e revisione ambientale per i progetti di costruzione dei data center. Questo è cruciale per limitare i ritardi e favorire una rapida implementazione delle infrastrutture necessarie. Inoltre, l’azienda propone l’istituzione di una riserva strategica di materie prime — come rame, alluminio e minerali rari lavorati — essenziali per lo sviluppo delle strutture richieste per l’IA.

Pubblicata il 27 ottobre, la lettera ha attirato maggiore attenzione soltanto la scorsa settimana, quando le dichiarazioni di dirigenti d’OpenAI hanno avviato discussioni più ampie riguardo ciò che l’azienda richiede dall’amministrazione Trump. Sarah Friar, CFO di OpenAI, ha suggerito all’evento del Wall Street Journal che il governo dovrebbe “supportare” i prestiti per le infrastrutture di OpenAI. In seguito, però, ha chiarito su LinkedIn di avere usato un termine improprio: “OpenAI non sta cercando un supporto governativo per i nostri impegni infrastrutturali. Ho utilizzato la parola ‘backstop’ e ho confuso il punto.”


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