Orsini: “Preoccupato per il cambio euro-dollaro, urgenti eurobond per l’Europa”
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha espresso preoccupazione per il cambio euro-dollaro, sottolineando la sua influenza cruciale sulla competitività dei prodotti europei. Durante l’inaugurazione del 65mo Salone Nautico di Genova, ha evidenziato che l’Europa dovrebbe emettere eurobond al più presto per affrontare la situazione. Orsini ha indicato che i dazi americani, già superiori alla media globale, aggiungeranno un costo significativo alle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. Prevede inoltre che un’inflazione crescente potrebbe aggravare il differenziale tra le due valute, danneggiando ulteriormente le capacità di esportazione europee.
Orsini Sottolinea l’Importanza del Cambio Euro-Dollaro e la Necessità di Eurobond
ROMA (ITALPRESS) – Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al cambio euro-dollaro durante l’inaugurazione del 65mo Salone Nautico di Genova. Secondo Orsini, il tasso di cambio è un elemento cruciale che sta venendo sottovalutato e potrebbe avere un impatto significativo sulle esportazioni italiane. Ha sottolineato l’urgenza da parte dell’Europa di emettere eurobond per sostenere l’economia.
Il presidente di Confindustria ha fatto riferimento alla questione dei dazi americani, evidenziando che ogni incremento percentuale sui nostri prodotti importati negli Stati Uniti rappresenta un problema. L’Europa, con una media di dazi del 15%, risulta in una posizione svantaggiata se paragonata ad altri 144 Paesi, dove la media è del 12%. L’incremento complessivo per l’Europa, calcolato a partire dal 4,8% già presente, si traduce in un aumento netto di 10,8 punti sui prodotti esportati.
Orsini ha messo in evidenza che i prodotti europei potrebbero arrivare negli Stati Uniti con un rincaro del 15%, il che potrebbe aggravare la situazione economica già difficile. Gli analisti prevedono un aumento dell’inflazione, che potrebbe amplificare la differenza tra euro e dollaro, portandola fino al 20%. Tale scenario indebolirebbe ulteriormente l’efficacia delle esportazioni europee, specialmente in un contesto dove una moneta forte tende ad attrarre investitori.
In sintesi, la preoccupazione di Orsini per il cambio euro-dollaro evidenzia l’importanza di politiche fiscali e monetarie coordinate a livello europeo. La questione rimane cruciale per garantire la competitività delle esportazioni italiane e il benessere economico del Paese.
Orsini: L’importanza del Cambio Euro-Dollaro e Necessità di Eurobond
Roma (Italpress) – Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha espresso preoccupazioni riguardo al cambio euro-dollaro durante l’inaugurazione del 65mo Salone Nautico di Genova. Secondo Orsini, il valore del cambio rappresenta un aspetto cruciale che non dovrebbe essere sottovalutato, in quanto avrà un impatto considerevole sul mercato. Ha sottolineato la necessità urgente che l’Europa emetta eurobond, ritenuti fondamentali per affrontare le sfide economiche attuali.
Orsini ha anche commentato la situazione dei dazi americani, evidenziando come ogni incremento percentuale sui prodotti europei destinati agli Stati Uniti rappresenti un problema significativo. Ha chiarito che, sebbene il dazio medio per l’Europa sia del 15%, di cui il 4,8% è già incluso, ciò comporta un aumento netto di 10,8 punti. Nonostante ciò, il presidente di Confindustria ha mantenuto una visione ottimistica, affermando che i prodotti europei sono competitivi e continuano a mantenere un alto valore.
Un altro problema citato da Orsini riguarda l’inflazione, che potrebbe avere effetti futuri sul cambio euro-dollaro, attualmente a una media del 13%. Gli analisti prevedono un possibile incremento dell’inflazione, il che potrebbe portare la differenza tra euro e dollaro a raggiungere il 20%. Tale situazione potrebbe compromettere le esportazioni europee, poiché una moneta più forte tende ad attrarre investimenti, indebolendo la competitività dei prodotti.
In questo contesto, la richiesta di eurobond emerge come una misura strategica per rimanere competitivi nel mercato globale. Senza un’azione decisa, l’Europa rischia di trovarsi in una posizione svantaggiata rispetto agli Stati Uniti e ad altre economie straniere, complicando ulteriormente le dinamiche commerciali e finanziarie.
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