Papa Francesco in Egitto: “Meglio non credenti che ipocriti”

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Per Dio è meglio non credere che essere un falso credente, un ipocrita“, così afferma papa Francesco in occasione del suo viaggio in Egitto, dove ad attenderlo vi erano oltre 30 mila fedeli.

Nello stadio militare della Difesa del Cairo, papa Francesco ha celebrato la messa davanti a circa 30mila persone: fedeli cattolici, ma anche ortodossi e musulmani, che lo hanno accolto con canti, striscioni, palloncini bianchi e gialli come i colori della bandiera del Vaticano, e bandiere nazionali. Un bagno di folla, in una struttura scelta perché molto capiente e poi perché, trovandosi all’interno di una base militare, ha reso più semplici i controlli per le forze di sicurezza del paese nordafricano, mai come oggi in allerta, dopo che i recenti attentati jihadisti hanno fatto strage nelle chiese dei copti durante la Domenica delle palme.

Papa: “L’estremismo della carità è l’unico ammesso”

Dio gradisce solo la fede professata con la vita, perché l’unico estremismo ammesso per i credenti è quello della carità! Qualsiasi altro estremismo non viene da Dio e non piace a lui! Per Dio, è meglio non credere che essere un falso credente, un ipocrita!”. “La vera fede è quella che ci porta a proteggere i diritti degli altri, con la stessa forza e con lo stesso entusiasmo con cui difendiamo i nostri“, dice durante la sua omelia papa Francesco, aggiungendo che “in realtà, più si cresce nella fede e nella conoscenza, più si cresce nell’umiltà e nella consapevolezza di essere piccoli“.

Il pontefice torna poi a tuonare contro gli estremismi, dopo che già ieri, incontrandosi con il Gran imam della moschea di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, aveva esortato i leader religiosi a “smascherare i violenti” e “contrastare la barbarie”, in una “alleanza” delle religioni contro il fanatismo.

Bergoglio ha poi parlato dei fedeli “ipocriti” a cui ha voluto lanciare un messaggio chiaro: “Non serve riempire i luoghi di culto se i nostri cuori sono svuotati“.

Il pontefice è stato accolto in Egitto da decine di cartelloni di benvenuto, disseminati lungo la strada verso il palazzo presidenziale, dove ha incontrato privatamente, nella serata di ieri,  il presidente Abdel Fattah Al Sisi. Sembra che nel corso dell’incontro abbia incalzato il presidente egiziano a proposito della misteriosa morte di Giulio Regeni, su richiesta della famiglia del ricercatore ucciso al Cairo nel 2016.

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