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Ambizioni ed Innovazioni di xLight

xLight sta perseguendo un obiettivo audace: costruire macchine delle dimensioni di circa 100 metri per 50 metri, simili a un campo da football, da collocare all’esterno degli impianti di produzione di semiconduttori. Questi laser a elettroni liberi genererebbero luce ultravioletta estrema con lunghezze d’onda precise fino a 2 nanometri, molto più potenti rispetto ai 13,5 nanometri attualmente utilizzati da ASML, il gigante olandese che domina il mercato della litografia EUV.

Gelsinger ha spiegato che circa la metà del capitale investito nel settore va alla litografia: “Nel cuore di una macchina di litografia c’è la luce… questa capacità di innovare per lunghezze d’onda più corte e luce di potenza superiore è essenziale per continuare a innovare nei semiconduttori più avanzati.”

La guida della startup è affidata a Nicholas Kelez, il cui profilo è insolito per il mondo dei semiconduttori. Prima di fondare xLight, Kelez ha guidato lo sviluppo di computer quantistici presso PsiQuantum e ha trascorso due decenni costruendo impianti di ricerca di grandi dimensioni in laboratori nazionali.


Che Futuro Aspetta xLight?

Quando si chiede perché, in questo momento, l’approccio di xLight sia praticabile, Kelez spiega che la tecnologia è ora più matura rispetto a dieci anni fa, quando ASML abbandonò un approccio simile. All’epoca, esistevano solo un numero limitato di macchine di litografia EUV e l’industria aveva già investito decine di miliardi nell’attuale tecnologia vincente.

L’innovazione chiave, secondo Kelez, è considerare la luce come un’utilità piuttosto che integrarla in ogni macchina. “Trattiamo la luce come trattiamo l’energia elettrica o HVAC. Costruiamo su scala utility all’esterno e poi la distribuiamo,” ha concluso Kelez.

xLight punta a produrre i suoi primi wafer di silicio entro il 2028 e a rendere operativo il suo primo sistema commerciale entro il 2029.


Il panorama della concorrenza si sta intensificando, ma Gelsinger non considera aziende come Substrate, un’altra startup di semiconduttori sostenuta da Peter Thiel, come dirette concorrenti. Infatti, Gelsinger ha affermato che se Substrate avrà successo, potrebbe diventare un cliente per xLight.

In questo contesto, la relazione di Gelsinger con l’amministrazione Trump aggiunge un’altra dimensione alla storia. Ha presentato xLight al Segretario al Commercio Howard Lutnick mesi prima che Playground finanziasse la startup, evidenziando il potenziale per riportare la produzione di chip negli Stati Uniti.


La Visione di Gelsinger

Nonostante alcune critiche nel settore sul coinvolgimento del governo, Gelsinger sostiene che questo è un passo necessario per la competitività nazionale. “Misuro i risultati. Dobbiamo reinvigorire le nostre politiche industriali,” ha detto.

xLight ha già raccolto 40 milioni di dollari da investitori come Playground Global e pianifica un altro round di finanziamenti nel prossimo futuro. Gelsinger, parlando della sua esperienza con le startup, ha chiarito: “L’idea che posso avere un’influenza su così tante tecnologie è stimolante. Sono grato che Playground mi abbia dato questa opportunità.”

Questa nuova avventura non è solo un’incursione in facoltà imprenditoriale, ma anche un tentativo di riaffermare la sua rilevanza in un settore dove ha lasciato un segno profondo.

Fonti ufficiali:

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