Perché i gatti vedono bene al buio ma faticano a distinguere i colori? Spiegazione scientifica
Quando si osserva un gatto con gli occhi che brillano di riflesso al buio, ciò significa che è in grado di percepire stimoli visivi che noi umani semplicemente non riusciremmo a notare. Questa caratteristica è stata selezionata nel corso dell’evoluzione per migliorare la loro efficacia di predatori notturni e conferisce loro un vantaggio significativo. In più, i gatti si affidano ad altri sensi ancora più sviluppati, come l’olfatto e l’udito, per completare la percezione del mondo che li circonda. Questa combinazione rende la loro esperienza sensoriale particolarmente raffinata e ben adattata al loro stile di vita.
Nonostante la loro percezione cromatica sembri limitata a prima vista, i gatti non ne risentono nella loro quotidianità. Si fidano soprattutto delle forme e dei movimenti delle cose attorno a loro, nonché delle ombre e dei contrasti, per orientarsi o per capire se un oggetto è interessante o minaccioso. Questo li rende animali molto intuitivi e reattivi. In questo senso, possiamo imparare dai gatti a valorizzare gli altri sensi e a comprendere che la percezione non si limita solo a ciò che vediamo nitidamente in colori vividi. Essere in sintonia con il mondo attraverso movimenti, forme ed ombre può ampliare il nostro stesso modo di osservare, invitandoci a una visione più profonda e meno dipendente dalla sola immagine visiva.
La scienza continua a studiare la visione degli animali come i gatti per capire sempre meglio le meraviglie della natura. Ogni scoperta ci aiuta a comprendere come l’evoluzione abbia modellato gli occhi, il cervello e i sensi di questi animali in modo da adattarli alle loro esigenze di sopravvivenza.
