Perù: confermati 28 anni di carcere per i latifondisti coinvolti in omicidi di indigeni.
La Corte Superiore di Ucayali ha avallato la sentenza del primo processo, giudicando colpevoli i loggers e riconoscendo per la prima volta il valore del lavoro degli indigeni nella difesa dei diritti umani. Maritza Quispe, avvocato costituzionale dell’Istituto di Difesa Legale, sottolinea l’importanza storica di tale sentenza. Edwin Chota, il presidente del comitato degli ashéninka, è stato assassinato durante un viaggio in Brasile per organizzare la difesa della foresta di Saweto.
Durante l’udienza della sentenza, che ha avuto una durata di circa otto ore, i loggers non hanno partecipato, risultando assenti. Così, la corte ha emesso un mandato di cattura immediato. Ergilia Rengifo, vedova di Ríos, ha dichiarato: “Se non sono in prigione, non c’è giustizia”.
