Pil dell’Ue cresce dello 0,2% nel secondo semestre, secondo Eurostat.
Nel secondo trimestre del 2025, il PIL destagionalizzato ha registrato un aumento dello 0,1% nell’area dell’euro e dello 0,2% nell’UE, seguendo un incremento più robusto nel primo trimestre. Rispetto all’anno precedente, l’area dell’euro è cresciuta dell’1,4% e l’UE dell’1,5%. L’occupazione ha mostrato un incremento dello 0,1% in entrambe le regioni, con un guadagno annuale dello 0,7%. Tuttavia, nel settore industriale, la produzione ha subito una diminuzione mensile dell’1,3% nell’area dell’euro e dell’1,0% nell’UE, con variazioni significative nelle diverse categorie di beni.
Analisi Economica del Secondo Trimestre del 2025 nell’Area Euro e nell’UE
ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre del 2025, il prodotto interno lordo (PIL) destagionalizzato ha mostrato un incremento dello 0,1% nell’area dell’euro e dello 0,2% nell’Unione Europea rispetto al trimestre precedente, secondo una stima rapida fornita da Eurostat. Nel primo trimestre, il PIL aveva registrato un aumento più significativo, pari allo 0,6% nell’area euro e allo 0,5% nell’UE.
Analizzando i dati su base annuale, il PIL destagionalizzato ha visto una crescita dell’1,4% nell’area dell’euro e dell’1,5% nell’UE rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, un leggero rallentamento rispetto ai tassi di crescita precedenti. Anche gli Stati Uniti hanno registrato un aumento del PIL dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, con un incremento del 2,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Per quanto riguarda l’occupazione, si è osservato un aumento dello 0,1% nell’area dell’euro e nell’UE nel secondo trimestre. Nel trimestre precedente, c’era stata una crescita dello 0,2% in Eurozona, mentre l’occupazione era rimasta stabile nell’UE. In termini di variazioni annuali, l’occupazione è cresciuta dello 0,7% sia nell’area euro che nell’UE.
Nel mese di giugno 2025, la produzione industriale destagionalizzata ha subito un calo dell’1,3% nell’area dell’euro e dell’1,0% nell’UE rispetto al mese precedente. I dati mostrano che gli aumenti e le diminuzioni nella produzione sono variati a seconda dei settori. Le diminuzioni più significative sono state riscontrate in Irlanda (-11,3%) e Portogallo (-3,6%), mentre il Belgio ha registrato il maggior incremento (+5,1%). Le performance annuali mostrano che alcuni paesi, come Svezia e Irlanda, hanno visto crescite significative, mentre Bulgaria e Ungheria hanno evidenziato flessioni considerevoli.
Andamento Economico: PIL e Occupazione nel Secondo Trimestre del 2025
ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre del 2025, secondo i dati preliminari di Eurostat, il PIL destagionalizzato ha mostrato una crescita dello 0,1% nell’area dell’euro e dello 0,2% nell’Unione Europea rispetto al precedente trimestre. Nei tre mesi precedenti, il PIL era aumentato dello 0,6% nell’area euro e dello 0,5% nell’UE. Se confrontato con lo stesso periodo dell’anno scorso, il PIL ha registrato un aumento dell’1,4% nell’area dell’euro e dell’1,5% nell’UE, rispetto al +1,5% e +1,6% registrati nel primo trimestre.
Relativamente agli Stati Uniti, nel secondo trimestre è stato registrato un incremento dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, dopo un calo dello 0,1% nel primo trimestre. Anche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il PIL statunitense ha visto un aumento del 2,0%, confermando la stabilità dell’economia americana.
Nel campo dell’occupazione, nel secondo trimestre del 2025, il numero di occupati è cresciuto dello 0,1% sia nell’area dell’euro che nell’Unione Europea, a fronte di un incremento dello 0,2% nell’area euro nel primo trimestre, mentre nell’UE l’occupazione era rimasta stabile. Considerando i dati annuali, l’occupazione ha registrato un incremento dello 0,7% in entrambi gli ambiti, rispetto al +0,7% e +0,4% del primo trimestre.
Per quanto riguarda la produzione industriale, è emersa una diminuzione dell’1,3% nell’area dell’euro e dell’1,0% nell’UE a giugno 2025 rispetto a maggio. Nel confronto annuale, la produzione è aumentata dello 0,2% nell’area euro e dello 0,5% nell’UE. Le flessioni più significative sono state registrate in Irlanda, Portogallo e Lituania, mentre Belgio, Francia e Svezia hanno registrato le maggiori crescite.
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