Piloti chiedono all’FAA di respingere il piano di semina delle nuvole di Rainmaker.
La petizione di Rainmaker dichiara che le operazioni avverranno nello spazio aereo di Classe G (non controllato) a meno di un’autorizzazione diversa. ALPA fa notare che il documento non specifica chiaramente dove si svolgeranno i voli né quali altitudini verranno utilizzate. Nemmeno Rainmaker né ALPA hanno risposto alle richieste di commento di TechCrunch.
Inoltre, il sindacato obietta anche in merito ai razzi stessi, sollevando preoccupazioni riguardanti i detriti di oggetti estranei e la sicurezza antincendio. ALPA sottolinea che la petizione non include modelli di traiettoria per le custodie eiettori né analisi sugli impatti ambientali degli agenti chimici utilizzati.
Rainmaker sostiene che i voli si svolgeranno principalmente su aree rurali e su proprietà di privati “con cui Rainmaker ha sviluppato solide relazioni lavorative”. Gli attuali progetti di cloud-seeding sono già in esecuzione, principalmente negli Stati occidentali degli Stati Uniti, con aerei pilotati in coordinamento con le agenzie statali. Stazioni sciistiche commissionano tali operazioni per mantenere le proprie piste innevate, e distretti per l’irrigazione e l’acqua le utilizzano per accumulare neve in inverno e rifornire i propri serbatoi durante lo scioglimento primaverile.
