Politecnico di Milano: l’IA come soluzione alle sfide demografiche italiane future.

Politecnico di Milano: l’IA come soluzione alle sfide demografiche italiane future.

Politecnico di Milano: l’IA come soluzione alle sfide demografiche italiane future.

L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta un’opportunità strategica per l’Italia, affrontando le sfide del mercato del lavoro e le trasformazioni demografiche. Attualmente, il 18% dei posti di lavoro è automatizzabile, con previsioni che indicano un incremento fino al 50% entro il 2033, potenzialmente impattando 3,8 milioni di occupati. La popolazione in età lavorativa sarà in calo, mentre i pensionati aumenteranno, creando un gap occupazionale significativo. È essenziale investire in formazione e politiche adeguate per garantire una redistribuzione equa dei benefici. Gli eventi e le ricerche in corso evidenziano la necessità di adottare strategie mirate per gestire l’innovazione.

L’Intelligenza Artificiale come Soluzione alle Sfide del Lavoro in Italia

ROMA (ITALPRESS) – L’intelligenza artificiale (IA) si dimostra una risorsa fondamentale per affrontare i cambiamenti nel mercato del lavoro e le future sfide demografiche in Italia. Attualmente, il 18% dei posti di lavoro esistenti è già automatizzabile e questa percentuale potrebbe arrivare al 50% entro il 2033, con ripercussioni potenziali su circa 3,8 milioni di posti. Le previsioni demografiche indicano, però, un fabbisogno di 26,8 milioni di occupati per mantenere il sistema previdenziale equilibrato, contro i 21,2 milioni previsti.

Entro il 2033, si stima una diminuzione della popolazione attiva di 2,8 milioni di unità e un incremento di 2,3 milioni di pensionati. Questa situazione evidenzia l’importanza dell’IA per colmare il divario occupazionale, a condizione di investire in formazione, tutele e redistribuzione equa dei benefici. I risultati provengono dalla ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, presentata recentemente alla Camera dei Deputati durante un convegno sulle opportunità e i rischi dell’IA nel mondo del lavoro.

Il presidente della Commissione Lavoro, Walter Rizzetto, ha sottolineato come l’IA rappresenti un tema cruciale per affrontare le sfide economiche e demografiche del Paese. Ha anche evidenziato l’importanza di politiche appropriate per garantire un equilibrio tra innovazione e tutela dei lavoratori. Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio, ha inoltre segnalato un notevole aumento del mercato dell’IA in Italia, che toccherà 1,2 miliardi di euro nel 2024, evidenziando come il 61% dei lavoratori percepisca già un cambiamento significativo nel proprio modo di lavorare.

Infine, l’Osservatorio ha stimato che oltre il 10% della forza lavoro prevede che le proprie mansioni saranno influenzate dall’IA nei prossimi cinque anni. Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio, ha fatto notare l’importanza della formazione, rivelando che, seppur il numero dei dottorati in IA stia aumentando, l’Italia sta affrontando una fuga di talenti negativa. È essenziale quindi creare un contesto favorevole che attragga e valorizzi le competenze nel campo dell’intelligenza artificiale.

Il Ruolo Cruciale dell’Intelligenza Artificiale nel Mercato del Lavoro Italiano

ROMA (ITALPRESS) – L’intelligenza artificiale (IA) si configura come un elemento fondamentale per affrontare le trasformazioni del mercato del lavoro e le sfide demografiche che l’Italia deve affrontare. Al momento, il 18% delle posizioni lavorative è suscettibile di essere automatizzato, con proiezioni che indicano un aumento fino al 50% entro il 2033. Questo potrebbe tradursi in circa 3,8 milioni di posti di lavoro a rischio. Le previsioni demografiche, tuttavia, suggeriscono che ci sarà un gap di 5,6 milioni di posti, equivalenti al 25% degli attuali occupati.

Entro il 2033, il numero di italiani in età lavorativa è previsto in calo di 2,8 milioni, con un aumento di 2,3 milioni di pensionati. Si stima così una forza lavoro di 21,2 milioni, mentre si rende necessaria una cifra di 26,8 milioni per mantenere il sistema previdenziale in equilibrio. L’investimento in IA diventa quindi essenziale per ridurre questo disavanzo, a condizione di focalizzarsi su formazione, sicurezza e una giusta distribuzione dei benefici.

Durante il convegno “Intelligenza Artificiale e Lavoro: evidenze sul Sistema Paese tra rischi e opportunità”, il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, ha ribadito l’importanza dell’IA nel cavalcare le sfide economiche e demografiche del Paese. Ha sottolineato come la Commissione sia impegnata a esplorare le implicazioni di questa tecnologia, mirando a politiche che possano equilibrare competitività e protezione dei lavoratori.

Secondo Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence, il mercato dell’IA in Italia è previsto in crescita record nel 2024, raggiungendo 1,2 miliardi di euro. La tecnologia sta già modificando il quotidiano dei lavoratori, con il 61% che riconosce un cambiamento significativo nel proprio modo di lavorare. Il flusso migratorio nel campo delle competenze in IA, però, rappresenta una criticità, con un saldo negativo che evidenzia la necessità di strategie attive per attrarre e mantenere talenti nel nostro Paese.

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