Ponte sullo Stretto: Corte dei Conti esamina solo aspetti giuridici, riunione a Palazzo Chigi.

Ponte sullo Stretto: Corte dei Conti esamina solo aspetti giuridici, riunione a Palazzo Chigi.

Ponte sullo Stretto: Corte dei Conti esamina solo aspetti giuridici, riunione a Palazzo Chigi.

Il 18 febbraio 2025, il commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione, Magnus Brunner, si è espresso a Roma durante una visita a Palazzo Chigi. Nel contesto di una riunione convocata dalla Presidente Giorgia Meloni, il Vicepremier Matteo Salvini ha discusso la controversa delibera della Corte dei Conti riguardante il “Ponte sullo Stretto”. La Corte ha valutato solo profili giuridici senza esprimere giudizi sul merito del progetto. Salvini ha criticato l’operato della Corte, sottolineando il supporto accademico europeo e la necessità di riprendere il progetto, considerato cruciale per l’Italia, nonostante le opposizioni.

Il Ponte sullo Stretto: Le Dichiarazioni di Salvini e il Giudizio della Corte dei Conti

Il commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione, Magnus Brunner, ha rilasciato una dichiarazione alla stampa durante la sua visita a Palazzo Chigi. Nella stessa occasione, il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini è atteso a Palazzo Chigi per un incontro indetto dalla Presidente Giorgia Meloni riguardante il progetto del Ponte sullo Stretto. Prima di questo incontro, Salvini si sta confrontando con esperti al Ministero delle Infrastrutture, cercando di trovare una soluzione dopo la recente decisione della Corte dei Conti.

La Corte dei Conti ha espresso pareri esclusivamente di natura giuridica sulla delibera CIPESS relativa al Piano economico-finanziario per la realizzazione del Ponte. Si evidenzia come la Corte non abbia considerato né l’opportunità né il merito del progetto. L’istituzione sottolinea l’importanza della legittimità per garantire la regolarità della spesa pubblica, un compito che le è affidato dalla Costituzione. Pur rimarcando la criticabilità delle sue sentenze, la Corte richiede che ogni critica avvenga nel rispetto dell’operato dei magistrati.

In risposta alla decisione della Corte, Salvini ha dichiarato al Corriere della Sera che stiamo assistendo a un tentativo della “casta giudiziaria” di mantenere il proprio potere. Ha rimarcato che le scelte contro il Ponte rappresentano un’affronto non solo alla Lega, ma a tutti gli italiani, poiché il progetto ha coinvolto ben 21 università italiane e importanti studi di progettazione stranieri.

Salvini ha insistito sulla necessità di ripresentare il progetto in Consiglio dei ministri per una nuova approvazione. Ha sottolineato l’importanza di questo progetto per l’Italia e il sostegno europeo ricevuto, evidenziando così la determinazione nel perseguire questa opera contro quelli che lui considera un “mini sistema di potere” oppositore.

Salvini Risponde alle Critiche sulla Bocciatura del Ponte sullo Stretto

Il commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione, Magnus Brunner, ha rilasciato dichiarazioni durante una visita a Palazzo Chigi. Nella mattina del 18 febbraio 2025, il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini parteciperà a una riunione convocata dalla Presidente Giorgia Meloni riguardante il controverso progetto del Ponte sullo Stretto. Prima di questo incontro, Salvini si è recato presso il Ministero delle Infrastrutture per consultarsi con vari esperti e funzionari, seguendo la recente delibera della Corte dei Conti. L’obiettivo primario è trovare una via per avviare i lavori, con il Vicepremier deciso a proseguire.

La Corte dei conti ha, infatti, esaminato la delibera CIPESS relativa al piano economico-finanziario del ponte, limitandosi a considerazioni giuridiche senza valutare il merito dell’iniziativa. In tal senso, la Corte ha sottolineato che la legittimità è fondamentale per garantire la regolarità della spesa pubblica, un aspetto tutelato dalla Costituzione. Le sentenze e le deliberazioni della Corte rimangono oggetto di discussione, ma sempre nel rispetto del loro operato.

Di fronte a tali sviluppi, Salvini ha espresso la sua frustrazione definendo la reazione della “casta giudiziaria” come una reazione accanita alla perdita di potere. In un’intervista al Corriere della Sera, ha commentato la bocciatura del progetto, evidenziando come la decisione non danneggi solo la Lega, ma tutti gli italiani. Ha ribadito che il progetto coinvolge 21 università e diverse expertise internazionali e ha ricevuto il supporto di funzionari europei.

Salvini ha quindi proposto di tornare in Consiglio dei Ministri per un nuovo voto sul progetto, sottolineando che questa iniziativa è un simbolo importante per l’Italia e non dovrebbe essere bloccata da un “mini sistema di potere” che ignora il consenso scientifico e popolare.

Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *