Il premier dal B7: “Accelerare la crescita, nessuna misura repressiva”
Il premier Paolo Gentiloni è intervenuto al “B7 Business Summit” (il workshop degli imprenditori del G7 sull’uso efficiente delle risorse per assicurare alle imprese una crescita sostenibile), nella sede di Confindustria, facendo riferimento a Def e ‘manovrina’.
Quest’ultima, oltre alla correzione da due decimali di Pil (ossia circa 3,4 miliardi) chiesta da Bruxelles, conterrà un pacchetto-sviluppo. Una serie di misure pensate per l’attrazione del capitale umano e la spinta agli investimenti, lo sviluppo dei canali di credito alternativi a quelli bancari.
“La sfida riguarda direttamente l’azione del nostro governo che si tradurrà nelle prossime settimane attraverso le decisioni che il governo assumerà con l’obiettivo di tenere i conti a posto. Contemporaneamente accompagnare la crescita finalmente in atto anche in Italia: accompagnarla, accudirla, consentire che abbia un ritmo più accelerato e non ci siano effetti depressivi dalle decisioni prese”. ha sottolineato
Libero commercio
Netta la presa di posizione del premier a favore del libero commercio, di fronte ai dazi doganali studiati dall’amministrazione Usa di Donald Trump nei confronti di numerosi prodotti europei (dalla Vespa italiana al formaggio francese).
Al G7 di maggio a Taormina si dovrà “bisogna scommettere ancora sul libero mercato e la libertà di commercio”, definiti ” il più grande motore economico della storia”.
Libertà economica
Senza libertà economica «non c’è alcuna possibilità di crescita e di sviluppo» ha ribadito il premier, che non ha nascosto il rischio , di fronte alle ansie e alle incognite della crisi economica, di potersi ritrovare «a fronteggiare dei nuovi luddisti che chiedono di distruggere l’innovazione tecnologica con un tratto di penna, per decreto».
Segnali di ripresa incoraggianti
Quanto al quadro macroeconomico, «sono passati quasi dieci anni dalla peggiore recessione del dopoguerra, vediamo segnali di ripresa incoraggianti ma non ancora sufficienti» ha aggiunto Gentiloni al “B7 Business Summit”, che ha spiegato: «Bassa crescita, tassi di disoccupazione più alti di quelli che siamo disposti a tollerare e la diffusione di una percezione nuova di diseguaglianze che in molte società vengono considerate inaccettabili» sono i temi da affrontare.
“Vediamo dei segnali di ripresa incoraggianti ma non ancora sufficienti”, ha detto Gentiloni. “Ci sono diseguaglianze non ancora accettabili. C’è una specie di crisi di fiducia che attraversa le nostre società, spesso le soluzioni non sono razionali e realiste: qualcuno propone illusioni più che soluzioni e non bisogna sottovalutare il rischio che questo comporta”.
Il dato forse più rilevante della crisi è una crisi di fiducia delle società, che è una reazione all’impatto della globalizzazione e delle nuove tecnologie, con una mancanza di una via di uscita definitiva alla crisi”, ha detto Gentiloni.
“Spesso le soluzioni proposte non sono razionali o realistiche: qualcuno si spinge a offrire illusioni. Ma non dobbiamo sottovalutare le possibilità di successo dei maestri dell’illusione”.