Ragazzi morti per monossido: le vittime sono due studenti di 21 anni

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Ragazzi morti per monossido. Due giovani di appena 21 anni hanno perso la vita a causa delle esalazioni di monossido fuoriuscite da un braciere con il quale stavano scaldando una casa per le vacanze di Ferrara di Monte Baldo.

Ragazzi morti per monossido: salve due amiche che dormivano in un’altra stanza

Le vittime sono due studenti: Luca Bortolaso, di Soave (Verona) e Alex Ferrari di Arzignano (Vicenza). Le due giovani amiche che erano con loro non sono rimaste intossicate, perché avevano dormito in una stanza diversa, riscaldata da un fornello elettrico.

Sembra che i quattro amici erano andati a letto alle 4 del mattino. I due ragazzi si erano coricati in una camera dove avevano avevano posato un secchio riempito di braci.

A causare le esalazioni, secondo gli accertamenti da parte dei vigili del fuoco, sarebbe stato il cattivo funzionamento di un braciere artigianale che i due ragazzi avevano usato per riscaldare la loro stanza, che alla fine è stato fatale per entrambi.

In breve tempo la stanza si è saturata e i giovani sono passati dal sonno alla morte. A fare la scoperta sono state le amiche al risveglio, sentendo un forte odore provenire dalla camera delle vittime.

I soccorsi non hanno potuto far niente per salvare i due giovani

A dare l’allarme sono state proprio le due ragazze quando si sono rese conto che i due amici non rispondevano.

Sul posto sono giunti i pompieri e i sanitari del Suem 118, ed un elicottero che hanno accertato il decesso dei due ragazzi, mentre le loro amiche sono state trasportate all’ospedale Borgo Trento per controlli solo in un secondo momento, dopo essere state interrogate dai carabinieri.

I carabinieri, assieme alle due superstiti, stanno cercando di ricostruire tutte le fasi della vicenda.

Sembra che i quattro giovani fossero saliti in montagna, nella casa di proprietà dei genitori di una delle ragazze, per trascorrere alcuni giorni di vacanza in coincidenza con le festività natalizie. Nella villetta sul Monte Baldo si sarebbero fermati sino al giorno dell’Epifania.

 

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