Rallentamenti negli accordi della Cop30 a causa delle tensioni geopolitiche globali
I cambiamenti degli equilibri mondiali e il clima
MILANO (ITALPRESS) – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha messo in luce i cambiamenti significativi negli equilibri geopolitici globali durante un evento per i 160 anni de Il Sole 24 Ore. “Negli ultimi anni, il panorama mondiale è mutato drasticamente, con guerre e conflitti che persistono su più fronti. Questi fattori non solo interferiscono con le relazioni tra i paesi, ma hanno anche un impatto diretto sulla COP30,” ha dichiarato il ministro. Egli ha sottolineato che il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi nel 2017 ha complicato ulteriormente la situazione, generando un clima di incertezze.
Il ministro ha espresso preoccupazione riguardo alla scarsità di aspettative per la conferenza COP30, che si apre domani a Belém, in Brasile. “L’attuale contesto geopolitico, segnato da conflitti e divisioni, rischia di ritardare i processi e gli accordi instaurati nelle passate coperture,” ha aggiunto Pichetto Fratin. La sua analisi suggerisce che, nonostante le difficoltà, è fondamentale continuare a perseguire obiettivi climatici a lungo termine.
Un altro punto sollevato dal ministro riguarda la partecipazione degli Stati alla COP30. “C’è una difficoltà logistica che impedisce a molti paesi di partecipare attivamente all’evento, con l’adesione quasi al completo,” ha osservato, evidenziando l’importanza di una partecipazione globale per affrontare le sfide climatiche.
Sanzioni e approvvigionamento energetico: il dilemma europeo
In un altro tema cruciale, Pichetto Fratin ha parlato delle sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia in seguito ai conflitti in corso. “Attualmente, l’Unione Europea permette l’acquisto di gas naturale liquefatto dalla Russia. Se l’Italia ha scelto di non farlo, paesi come la Germania si trovano nella necessità di rifornirsi da fonti russe,” ha precisato. Questo porta al dilemma di un’uscita progressiva dalle forniture russe, che non può avvenire dall’oggi al domani.
Il ministro ha sottolineato che la transizione energetica europea non deve portare a un’autolesione economica. “Le sanzioni imposte sono arrivati al 19° pacchetto e sono state piuttosto severe. Non possiamo permetterci di infliggerci danni, autosanzionandoci,” ha avvertito Pichetto Fratin, parlando anche del rischio che l’Ungheria possa essere esclusa dalle restrizioni energetiche, a causa della sua totale dipendenza dalla Russia.
In questo contesto, l’Italia si distingue per la sua capacità di generare energia in modo differente. “Abbiamo il GNL e 28 miliardi di metri cubi di capacità di rigassificazione,” ha fatto notare il ministro. “L’Ungheria, al contrario, non ha accesso al mare e non può avere rigassificatori, rendendo difficile per il paese diversificare le sue fonti di approvvigionamento.” Questo scenario evidenzia le differenze tra i vari stati membri dell’Unione Europea e le loro strategie energetiche.
Prospettive future nella lotta al cambiamento climatico
Nonostante le sfide attuali, il ministro Pichetto Fratin rimane fermo nella necessità di continuare a perseguire obiettivi climatici. Egli ha sottolineato che è essenziale stabilire alleanze tra paesi, anche in un contesto globalmente frammentato. “Le prossime generazioni dipendono da come affrontiamo oggi la crisi climatica,” ha detto, richiamando l’attenzione sulla responsabilità collettiva di ogni nazione.
Il messaggio del ministro rimarca l’importanza di una cooperazione internazionale. Gli eventi come la COP30 a Belém rappresentano opportunità chiave per discutere strategie condivise e affrontare temi cruciali per il futuro del pianeta. La partecipazione e il coinvolgimento attivo delle nazioni si rivelano fondamentali per costruire soluzioni efficaci e sostenibili.
I cambiamenti climatici non possono essere affrontati con soluzioni isolate. È necessario un approccio collettivo che metta in sinergia le risorse e le strategie di tutti i paesi. La sfide climatiche richiedono risposte rapide e coordinate, per non perdere tempo prezioso nella lotta contro i cambiamenti globali.
Per ulteriori approfondimenti sulle questioni ambientali e sulla conferenza COP30, si possono consultare le fonti ufficiali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e delle organizzazioni internazionali dedicate alla sostenibilità e alla protezione dell’ambiente.
(ITALPRESS)
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