Referendum, Meloni: “Voto ma non ritirerò la scheda”; Schlein lo definisce “una presa in giro”.

Referendum, Meloni: “Voto ma non ritirerò la scheda”; Schlein lo definisce “una presa in giro”.

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Nel contesto delle celebrazioni del 2 giugno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che “vado a votare ma non ritiro la scheda”, suscitando reazioni critiche. Elly Schlein, segretaria del Pd, accusa Meloni di prendere in giro gli italiani e di temere l’affluenza ai referendum su lavoro e cittadinanza. Critica la sua posizione ambigua, sottolineando che non ritirare la scheda equivale a non votare. Schlein esprime il fermo impegno del suo partito nel sostenere i cinque quesiti referendari, affermando che ci sarà una partecipazione significativa al voto.

Meloni e i referendum: polemiche sul voto

ROMA (ITALPRESS) – Durante le celebrazioni del 2 giugno ai Fori Imperiali, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato un commento controverso riguardo alla sua partecipazione al voto. “Vado a votare ma non ritiro la scheda. È una delle opzioni”, ha dichiarato, suscitando reazioni tra i giornalisti presenti.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha risposto con fermezza, denunciando le parole di Meloni come una presa in giro degli italiani. Secondo la Schlein, la leader di Fratelli d’Italia evita di esprimere un parere chiaro sui cinque quesiti referendari riguardanti il lavoro e la cittadinanza. “Meloni teme il raggiungimento del quorum e preferisce non ritirare le schede, il che equivale fondamentalmente a non votare”, ha affermato.

Schlein ha criticato anche l’atteggiamento di Meloni nei confronti della partecipazione democratica, sottolineando come la leader di governo sia contraria a misure che mirano a combattere la precarietà lavorativa e a migliorare la legislazione sulla cittadinanza. “Piuttosto che esortare all’astensione nel giorno della Festa della Repubblica, avrebbe dovuto avere il coraggio di votare contro”, ha continuato, manifestando il desiderio di una maggiore trasparenza da parte del governo.

Da parte loro, i membri del Partito Democratico hanno annunciato la loro intenzione di votare in modo convinto a favore dei cinque quesiti. Schlein ha assicurato che ci saranno molti sostenitori presenti alle urne, decisi a far sentire la propria voce e a promuovere il cambiamento. “Voteremo con convinzione e saremo numerosi”, ha concluso, rimarcando l’importanza del coinvolgimento attivo dei cittadini nel processo democratico.

Meloni e il Voto: Polemiche sul Referendum

ROMA (ITALPRESS) – Durante le celebrazioni del 2 giugno ai Fori Imperiali, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato: “Vado a votare ma non ritiro la scheda. È una delle opzioni.” Questa affermazione ha suscitato un acceso dibattito tra i politici, portando a interpretazioni diverse le intenzioni della premier.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha commentato le parole di Meloni, accusandola di prendere in giro gli italiani. Secondo Schlein, il presidente del Consiglio non ha espresso chiaramente se sia favorevole o contraria ai cinque referendum in materia di lavoro e cittadinanza. La scelta di non ritirare la scheda, per Schlein, rappresenta un evidente tentativo di ostacolare la consultazione popolare e riflette la paura di raggiungere il quorum necessario per la validità dei referendum.

Schlein ha anche affermato che Meloni teme la partecipazione attiva dei cittadini e ha sottolineato che l’attuale governo è contrario a misure volte a combattere la precarietà. “Invece di esortare all’astensione, specialmente nel giorno della festa della Repubblica, avrebbe potuto almeno esprimere un voto contrario – ha dichiarato Schlein –. Noi, al contrario, ci impegneremo a sostenere con convinzione i cinque sì e ci aspettiamo una partecipazione numerosa.”

La divergenza di opinioni su questa vicenda mette in luce le tensioni politiche attuali e il significato del voto popolare nel contesto democratico. Mentre il governo si esprime in modi ambigui, l’opposizione si prepara a mobilitare i cittadini a favore delle riforme proposte, evidenziando l’importanza di un referendum che possa rappresentare le aspirazioni e le necessità della popolazione.

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