Riapertura della Chiesa di Santa Maria della Quercia a San Fele: evento di grande significato.

Riapertura della Chiesa di Santa Maria della Quercia a San Fele: evento di grande significato.

Riapertura della Chiesa di Santa Maria della Quercia a San Fele: evento di grande significato.

Riapertura della Chiesa di Santa Maria della Quercia in San Fele

POTENZA (ITALPRESS) – Dopo tre intensi anni di restauro e lavori di ristrutturazione, la Chiesa di Santa Maria della Quercia di San Fele riacquista il suo splendore, diventando nuovamente un luogo di culto attivo per la comunità locale. Questo importante progetto, simbolo di un impegno collettivo, ha coinvolto diversi attori tra cui la Regione Basilicata, l’8×1000, la Diocesi di Melfi e la parrocchia di San Fele, tutti uniti per dare vita a un’opera tanto attesa.

Dal punto di vista simbolico e sociale, la riapertura della chiesa segna un momento fondamentale per la comunità locale. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha presenziato personalmente all’evento, sottolineando l’importanza della restaurazione di un luogo di culto per rinvigorire il cuore della cittadinanza. Accanto a lui, il sindaco di San Fele, Donato Sperduto, il vescovo di Melfi, Mons. Ciro Fanelli, e il parroco don Michele Del Cogliano hanno accolto con entusiasmo il ritorno alla normalità.

Un progetto di comunità

“Restituire un luogo di culto significa ridare vita al cuore di una comunità. Oggi non stiamo solo inaugurando una chiesa, ma celebrando la resilienza di San Fele, la sua identità e la sua fede. Questa riapertura dimostra che quando istituzioni, Chiesa e cittadini lavorano insieme, possono ottenere risultati straordinari,” ha affermato Bardi durante la cerimonia.

I finanziamenti per il restauro derivano da diversi contributi: la Regione Basilicata ha fornito un sostegno economico significativo, mentre i fondi dell’8×1000 hanno giocato un ruolo chiave nel supportare il progetto. Inoltre, la parrocchia ha accesso a un mutuo assistito dalla Diocesi di Melfi, firmato individualmente da Don Michele e dal Vescovo.

La Chiesa di Santa Maria della Quercia affonda le sue radici nel 1514, costruita da abili artisti locali che riutilizzarono materiali provenienti da precedenti crolli del castello e delle mura circostanti. Questo rende l’edificio non solo un luogo sacro, ma anche un simbolo storico e culturale di San Fele. “La comunità di San Fele attendeva da anni questo momento,” ha affermato il sindaco Sperduto. “Santa Maria della Quercia è più di un luogo di culto; rappresenta un pilastro della nostra identità e della nostra coesione sociale.”

Il restauro ha riportato alla luce non solo l’estetica originale dell’edificio, ma ha anche garantito la conservazione della sua storicità. Queste opere di restauro non soltanto rinnovano il profilo urbano del paese, ma rinfrescano e ribattono il legame tra i membri della comunità, promuovendo una cultura di appartenenza e tradizione.

Una volta riaperta, la chiesa potrà anche accogliere eventi e celebrazioni religiose, servendo da punto di riferimento per la spiritualità dei cittadini. Con l’aumento dell’interesse per il turismo religioso, Santa Maria della Quercia avrà anche la possibilità di attrarre visitatori, contribuendo così all’economia locale.

L’impatto del progetto si estende anche a settori come il volontariato e la cooperazione tra le associazioni locali, creando un’opportunità di collaborazione continua tra istituzioni e cittadini, favorendo un ambiente sociale più dinamico.

Un plauso va a tutti coloro che hanno lavorato con passione e dedizione per riportare in vita questa storica chiesa, che rimane un simbolo di speranza e unità per tutti gli abitanti di San Fele. La comunità può ora guardare con ottimismo verso il futuro, confidando che questo rinnovato spazio di culto servirà anche a svelare nuove opportunità per il dialogo e la crescita collettiva.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale della Regione Basilicata o quello della Diocesi di Melfi, dove si possono trovare ulteriori dettagli riguardo a iniziative e progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e religioso della regione.

– foto ufficio stampa Regione Basilicata –

(ITALPRESS)

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