Riconoscere la Palestina adesso è pura ipocrisia, afferma De Luca.
Riconoscimento dello Stato di Palestina: Le Parole di Vincenzo De Luca
NAPOLI (ITALPRESS) – Durante una recente diretta Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso forti critiche riguardo alla reazione internazionale alla crisi in Palestina. La settimana, definita da lui “fiera dell’ipocrisia”, ha visto molti Stati dichiarare la propria intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina.
Una Reazione Inadeguata
De Luca ha messo in evidenza un aspetto inquietante: molti paesi, dopo decenni di indifferenza e di violenza, sembrano finalmente accorgersi della situazione critica in cui versa il popolo palestinese. “Un solo piccolo problema,” ha dichiarato, riferendosi a questo risveglio tardivo. “Si stanno svegliando dopo 70 mila morti.”
Il presidente ha sottolineato che, per onestà intellettuale, è fondamentale riconoscere le atrocità che si stanno consumando. Ha citato un’intellettuale israeliano, David Grossman, il quale ha apertamente espresso il proprio dolore e il proprio imbarazzo per la situazione attuale. “Ma per onestà intellettuale deve riconoscere che ciò che sta accadendo è un vero genocidio del popolo palestinese. Un israeliano ha dovuto dirlo.”
La Realtà Territoriale della Palestina
Un’altra considerazione sollevata da De Luca riguarda il concetto stesso di Stato palestinese. “Oggi si parla dello Stato palestinese”, ha osservato, “quando ormai lo Stato palestinese non esiste più.” De Luca ha descritto i due principali territori di quello che dovrebbe essere uno Stato palestinese: Gaza e la Cisgiordania. Entrambi, secondo lui, sono profondamente segnati dalla violenza e dall’occupazione.
Gaza, ha spiegato, è stata devastata, e la popolazione è costretta a vivere in condizioni indegne. “Ogni giorno, la gente viene spinta, a colpi di mitra e missili, a evacuare”, ha affermato. Gli abitanti sono anche costretti a soffrire la carenza di cibo e di acqua, con un impatto devastante sulle famiglie e sulla società.
Dall’altro lato, la Cisgiordania è soggetta a un’occupazione prolungata. De Luca ha denunciato le gravi violazioni dei diritti umani da parte dei coloni israeliani, con omicidi mirati che avvengono senza alcuna conseguenza legale. “Queste azioni sono in totale illegalità internazionale”, ha sottolineato. Nonostante ciò, ha lamentato l’apatia del mondo occidentale, il quale ha fatto finta di non vedere ciò che sta accadendo da decenni.
Critiche al Governo Italiano
Allo stesso modo, De Luca ha espresso il proprio dissenso verso le reazioni del governo italiano. “Le massime reazioni del governo italiano sono solo dichiarazioni. Epiteti come ‘episodi intollerabili’ o ‘inaccettabili’ non bastano”, ha affermato. Lamenta che, mentre le parole si sprecano, non è stata ancora presa alcuna misura concreta per affrontare la grave situazione.
Inoltre, De Luca ha parlato di una vera e propria “fiera dell’ipocrisia e dell’opportunismo” da parte della comunità internazionale. “Chi più, chi meno, tutti sembrano girare lo sguardo dall’altra parte. L’unica realtà è che il popolo palestinese sta morendo. Dobbiamo provare vergogna per ciò che abbiamo tollerato in Palestina”, ha concluso.
Attualità e Preoccupazioni
La situazione attuale in Palestina solleva interrogativi non solo sul ruolo degli Stati, ma anche sulle responsabilità individuali e collettive. La crisi umanitaria, caratterizzata da un’evidente violazione dei diritti umani, è un tema di grande rilevanza che non può essere ignorato.
Fonti ufficiali, come l’ONU e organizzazioni non governative, hanno più volte evidenziato la gravità della condizione in cui vivono i palestinesi. Le dichiarazioni di De Luca si sommano ad un coro crescente di voci che chiedono un intervento e un maggiore impegno da parte delle istituzioni.
Per chi desidera approfondire questo tema, vi invitiamo a visualizzare il video della diretta di Vincenzo De Luca qui.
Riflessioni Finali
Le parole di De Luca rappresentano una chiamata all’azione e una riflessione sulla morale della comunità internazionale. La crisi in Palestina è un problema che chiama in causa valori fondamentali di giustizia e rispetto dei diritti umani. Con la speranza che il mondo possa finalmente prendere coscienza della situazione, resta aperta la questione di cosa si possa fare per garantire un futuro di pace e dignità per il popolo palestinese.
In un momento in cui le notizie da Gaza emergono con crescente frequenza nei media, è fondamentale non dimenticare l’umanità dietro a queste statistiche e chiedere risposte concrete ai nostri leader. L’attenzione e la mobilitazione della società civile possono rappresentare un importante passo avanti verso una soluzione duratura.
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