Rivolta al carcere di Vibo Valentia: tensioni e scontri tra detenuti e forze dell’ordine
Incidente alla Casa Circondariale di Vibo Valentia
VIBO VALENTIA (ITALPRESS) – Recenti eventi alla Casa Circondariale di Vibo Valentia hanno sollevato serie preoccupazioni riguardo la sicurezza e la gestione dei detenuti. La situazione è precipitata quando tre detenuti nella sezione dedicata ai ristretti problematici hanno reagito in modo violento contro gli operatori. Armati di lamette e oggetti contundenti, i detenuti hanno lanciato olio bollente nei confronti del personale, complicando ulteriormente le già difficili condizioni operative per gli agenti presenti.
L’emergenza ha richiesto un rapido intervento, con il richiamo dei poliziotti penitenziari che, fuori servizio e attesi per il turno notturno, sono stati costretti a interrompere il loro riposo. Il bilancio è pesante: cinque agenti sono rimasti feriti e hanno dovuto ricevere le necessarie cure presso il pronto soccorso dell’ospedale locale. Questo incidente non è isolato, ma si inserisce in una triste routine di violenza e tensione all’interno del penitenziario vibonese.
Criticità nella Gestione del Penitenziario
Francesca Bernardi, Segretaria Territoriale della UILPA Polizia Penitenziaria, ha sottolineato la gravità della situazione. Sebbene il sovraffollamento non sia comparabile a quello riscontrato in altre strutture italiane — i 416 detenuti sono in linea con i 406 posti disponibili — ci sono evidenti criticità nel sistema. La Casa Circondariale di Vibo Valentia è caratterizzata dalla coesistenza di quattro circuiti detentivi differenti, creando una complessità nella gestione dei detenuti.
In aggiunta, la carenza di personale risulta cronica: attualmente, sono solo 190 gli agenti in servizio, quando almeno 288 sarebbero necessari per garantire una sicurezza adeguata, secondo le stesse stime del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Inoltre, il penitenziario è privo da oltre un anno di un Comandante del Reparto titolare, situazione che, nonostante l’impegno del sostituto attualmente in servizio, contribuisce alle difficoltà operative.
Il messaggio di Bernardi è chiaro: è indispensabile che il DAP (Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria) presti attenzione alla situazione specifica di Vibo Valentia, garantendo risorse adeguate e continuità nei servizi, in modo da garantire la sicurezza del personale e dei detenuti.
L’increase nella violenza all’interno del carcere è allarmante e sollecita una riflessione sulle politiche penitenziarie attualmente in atto. Ogni giorno, gli agenti di polizia penitenziaria e il personale sanitario si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse, con un numero crescente di feriti che richiedono trattamenti medici. Queste condizioni, se non affrontate, potrebbero avere conseguenze devastanti non solo per il personale, ma anche per i detenuti e l’intero sistema penitenziario.
L’importanza di investire in risorse umane e formative diventa cruciale, così come la necessità di un piano strategico per il personale. Gli agenti dovrebbero essere in grado di operare in un ambiente sicuro e protetto, capace di garantire non solo il loro benessere, ma anche quello dei detenuti.
Fonti ufficiali: UILPA Polizia Penitenziaria, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
In attesa di un intervento diretto da parte delle autorità competenti, il clima di tensione e la violenza nei penitenziari non fanno che aumentare. Le aperture al dialogo e la creazione di strategie concrete sono essenziali per prevenire episodi di recrudescenza e per garantire una gestione più umana ed efficiente delle strutture carcerarie. Le misure di sicurezza devono essere attuate in modo sistematico, affinché eventi simili non si ripetano, tutelando efficacemente tutti coloro che operano dentro e fuori le mura carcerarie.
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