Robinhood adotta il copy trading, avvisando i concorrenti sui rischi normativi.
La piattaforma, che sarà lanciata all’inizio del prossimo anno, presenterà trader verificati e mostrerà le attività di investitori noti e membri di Congress. A differenza del copy trading informale avvenuto sui social media, Robinhood richiederà la verifica dell’identità e la prova della posizione effettiva nei portafogli. Secondo Robinhood, il piano è quello di invitare inizialmente 10.000 utenti di Robinhood Social a testare il servizio prima di una diffusione più ampia.
Questo lancio giunge in un periodo di evoluzione rapida del panorama normativo. Le aziende attive nel settore delle criptovalute sono state soggette a un alto livello di scrutinio sotto l’amministrazione Biden, mentre numerose di queste hanno recentemente intrapreso la strada della quotazione in borsa, facilitata dalla politica più permissiva dell’amministrazione Trump. Nel frattempo, il copy trading, tradizionalmente comune in Europa, sta finalmente guadagnando accettazione negli Stati Uniti.
Il Futuro del Copy Trading negli Stati Uniti
In questo contesto, l’ingresso di Robinhood nel mercato del copy trading potrebbe segnare un momento chiave, non solo per la società stessa, ma anche per tutto il settore. Se Robinhood riuscirà a navigare con successo nel contesto legale che ha per lungo tempo limitato il copy trading negli Stati Uniti, è probabile che altre aziende fintech seguano il suo esempio. La recente IPO di successo di eToro, che ha raccolto 310 milioni di dollari e visto un aumento del 29% del valore azionario al debutto, ha già dimostrato l’interesse degli investitori per le piattaforme di copy trading.
Il futuro di questo mercato rimane da vedere e resta da capire se la possibile ondata di nuove piattaforme sarà positiva o negativa per gli investitori al dettaglio, o se servirà principalmente a rafforzare le valutazioni delle fintech. Per ora, i principali beneficiari sembrano essere gli azionisti di Robinhood.
Fonti:
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