Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli: Di Maio invoca impeachment

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Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli. Questo quello che è successo ieri in poche ore. Dopo il no del Presidente della Repubblica a Paolo Savona come nuovo Ministro dell’economia, Conte ha rimesso il mandato a formare il governo del cambiamento. “Chiedo impeachment per Mattarella”, hanno esordito Di Maio e Meloni, “la democrazia è stata abolita”. Salvini si tira fuori dalla messa in atto dello stato d’accusa per il Presidente e chiede il ritorno alle urne.

Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli: le parole di Conte

Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli. Giorno difficile quello di ieri per la politica italiana. Dopo il no del Presidente della Repubblica a Paolo Savona, come Ministro dell’economia, Conte ha rimesso il mandato a formare il governo. E’ durata solo quattro giorni la parentesi dell’incarico a Giuseppe Conte. Il premier incaricato aveva già anticipato che senza Paolo Savona il governo del cambiamento non si sarebbe formato. Il sogno di un governo giallo-verde si è  infranto velocemente.

“Il lavoro compiuto è stato fatto in un clima di piena collaborazione con gli esponenti delle forze politiche che mi hanno designato”, ha esordito Conte dopo il colloquio con il Presidente. “Ringrazio il Presidente della Repubblica e gli esponenti delle due forze politiche per aver indicato il mio nome. Vi assicuro che ho profuso il massimo sforzo e attenzione a questo sforzo, in un clima di piena collaborazione con le forze politiche che mi hanno designato”.

Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli. Di Maio: “La democrazia è stata abolita”

Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli. I più arrabbiati e delusi dalla scelta del Presidente della Repubblica sono stati ovviamente i leader di Lega e M5s. “La democrazia è stata abolita”, ha esordito Luigi Di Maio. “Era una cosa premeditata, far fallire il governo del M5S e della Lega. Difficile ora aver fiducia nelle istituzioni e nelle leggi dello Stato”, ha detto il leader pentastellato a “Che tempo che fa”.  “Ottantadue giorni per cercare di far cambiare mentalità alla politica italiana. Ciò che mi fa arrabbiare di più stasera è che è stato rifiutato un ministro che era del governo Ciampi, non un facinoroso”, ha proseguito, arrabbiato, Di Maio.

“La realtà è che volevano Cottarelli, uno che la maggioranza in Parlamento non ce l’ha. Mattarella manda alle Camere un governo che la maggioranza non ce l’ha. Il nostro invece lo aveva. Ecco la cosa grave. Si prende una grossa responsabilità. Sono stato un profondo estimatore di Mattarella ma questa cosa è inconcepibile.” Da qui la scelta di Di Maio di invocare l’articolo 90 della Costituzione e l’impeachment per Sergio Mattarella.

Di Maio e Meloni invocano impeachment per Mattarella

Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli. Dopo la remissione dell’incarico di Giuseppe Conte, viene subito fuori l’ipotesi di impeachment per il Capo dello Stato. Di Maio e Meloni sono stati i primi ad invocare l’articolo 90, la messa in atto dello stato di accusa per il Presidente della Repubblica. “Prima attiviamo l’articolo 90 e poi si va al voto, perché bisogna parlamentarizzare questa crisi”, ha detto Di Maio. Anche il grillino Alessandro Di Battista si è mostrato favorevole all’invocazione dell’impeachment. “Fino a prova contraria questa è una Repubblica parlamentare, prima di tornare al voto tocca mettere in stato d’accusa il presidente per attentato alla costituzione.

E non lo facciamo a cuor leggero perché abbiamo sempre tutelato le istituzioni”, ha esordito l’ex parlamentare. Con parole ancora più dure, Di Battista si è poi rivolto direttamente al Colle. “Al Presidente non va bene Savona ma poi riceve tranquillamente un condannato per frode fiscale come Berlusconi”.

Anche la Meloni, dopo il no a Paolo Savona, ha apertamente parlato di impeachment per Mattarella. “Se questo veto fosse confermato sarebbe drammaticamente evidente che il Presidente Mattarella è troppo influenzato dagli interessi delle nazioni straniere. Dunque Fdi, nel caso in cui questo veto impedisca la formazione del nuovo Governo, chiederà al Parlamento la messa in stato d’accusa del Presidente per alto tradimento”.

Mattarella accusato di impeachment: la risposta del Presidente

Salta Conte, Mattarella convoca Cottarelli. La scelta di deporre Paolo Savona e convocare Cottarelli, al Presidente Mattarella, è costata cara. “Non ho ostacolato la formazione del governo”, ha detto il Presidente della Repubblica. “Ma il capo dello Stato non può subire imposizioni. Ho chiesto per il ministero dell’Economia l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con il programma. Che non sia visto come sostenitore di una linea più volte manifestata che potrebbe provocare l’uscita dell’Italia dall’euro. Per questo ho convocato per la mattinata di lunedì al Quirinale Carlo Cottarelli, ex commissario della spesa pubblica durante il Governo Letta”, ha spiegato Mattarella.

Le parole di Lega e Cinque stelle

Salvini e Di Maio si dicono indignati. “Mi sto convincendo che non siamo un paese libero. Siamo un paese a sovranità limitata” ha esordito il leader della Lega. “Eravamo pronti ad entrare in ufficio, qualcuno ce lo impedisce. Ci è stato detto che un ministro dell’economia non gradito ai mercati, ai tedeschi, all’Europa, alle banche non poteva essere nominato. Questo vuol dire che il voto degli italiani conta poco e che non siamo un paese totalmente libero”. Salvini si è tirato fuori dalla messa in atto dello stato d’accusa per il Presidente, ma chiede il ritorno alle urne.

“In questo Paese puoi essere un criminale condannato, un condannato per frode fiscale, puoi avere fatto reati contro la pubblica amministrazione, puoi essere una persona sotto indagine per corruzione e il ministro lo puoi fare. Ma se hai criticato l’Europa non puoi permetterti neanche di fare il ministro dell’Economia in Italia. Ma non finisce qui.” Sono state le parole conclusive del leader Cinque Stelle.

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