Salvini: “In Francia emergenze più gravi. Mai soldati italiani in Ucraina.” / Video

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Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, ha parlato al Meeting di Rimini, affrontando diverse tematiche. Ha chiarito la posizione del governo italiano sulla guerra in Ucraina, escludendo l’invio di soldati italiani. Riguardo al Ponte sullo Stretto, ha assicurato che i lavori partiranno entro settembre e che il progetto rappresenta un’opportunità per i giovani ingegneri italiani. Criticando il giornalismo sensazionalistico, ha affermato che la gente è più interessata alle azioni del governo. Salvini ha anche condiviso la sua approvazione per le riflessioni di Draghi sulla necessità di una maggiore democrazia in Europa.

Salvini al Meeting di Rimini: Progetti e Riflessioni sulla Politica Italiana

RIMINI (ITALPRESS) – Durante il Meeting di Rimini, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha risposto a chi lo accusa di aver provocato con le sue affermazioni. “Non è un insulto, ma un ragionamento”, ha affermato, chiarendo che non intende inviare soldati italiani in conflitti sia in Russia che in Ucraina. Salvini ha anche sottolineato che le problematiche della Francia potrebbero essere più rilevanti delle sue dichiarazioni.

In tema di comunicazione interna, ha condiviso una recente conversazione con la premier Meloni. Salvini ha espresso rammarico per il tipo di giornalismo attuale, definendolo “guardonismo di agosto”, e ha ribadito che ciò che realmente interessa ai cittadini è sapere come il governo intenda apportare cambiamenti, piuttosto che concentrarsi su contatti telefonici tra i leader.

Riferendosi al progetto del Ponte sullo Stretto, Salvini ha assicurato che questa volta l’opera verrà realizzata, anche se serviranno sette anni per costruirla. Ha anche sottolineato l’importanza del Meeting come luogo di discussione sui temi infrastrutturali, piuttosto che sulle ideologie politiche. Inoltre, ha ironizzato invitando Macron a percorrere il ponte in auto, preferibilmente non elettrica.

Il ministro ha espresso la speranza di tornare a Rimini l’anno prossimo con nuovi cantieri avviati, sottolineando il suo orgoglio nel promuovere un progetto che attrarrà ingegneri e giovani che attualmente si trovano all’estero in cerca di lavoro. Ha fissato per settembre l’inizio dei lavori, affermando che questo progetto rappresenta un’opportunità non solo per l’Italia, ma anche per il futuro di molti. Infine, si è dichiarato d’accordo con quanto espresso da Draghi, sottolineando la necessità di una maggiore democrazia, in linea con il pensiero dei padri fondatori d’Europa.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Salvini: Ponte sullo Stretto e Democrazia Europea

RIMINI (ITALPRESS) – Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso le sue opinioni riguardo a diversi temi durante il Meeting di Rimini. Criticando le reazioni francesi alle sue dichiarazioni, ha spiegato che dire a qualcuno di “avviati tu” non è un insulto, ma un invito a riflettere. Ha sottolineato l’importanza di mantenere la posizione dell’Italia, ribadendo che il governo non intende inviare soldati in conflitti esteri.

Riguardo alla sua comunicazione con la premier Giorgia Meloni, ha espresso disappunto nei confronti di un giornalismo che si concentra su aspetti secondari, come le conversazioni tra i leader, piuttosto che sulle azioni concrete del governo. Ha confermato di aver avuto un contatto telefonico con Meloni, ma ha messo in evidenza che i cittadini sono più interessati ai risultati tangibili dell’esecutivo.

Salvini ha poi parlato del progetto del Ponte sullo Stretto, promettendo che questa volta si realizzerà davvero, anche se ci vorranno sette anni per la costruzione. Ha affermato che il Meeting offre uno spazio importante per discutere di infrastrutture senza distinzioni ideologiche. Tra una battuta, ha proposto di invitare il presidente francese Macron a percorrere il ponte con un’auto tradizionale.

Infine, ha condiviso la sua visione per il futuro e la necessità di un ritorno ai principi fondatori dell’Unione Europea. Salvini ha apprezzo le parole di Draghi, affermando che mentre quest’ultimo parla di un’Europa più forte, lui sottolinea la necessità di più democrazia. Crede che la comunità economica debba permettere agli Stati di esprimere le proprie unicità senza perdere di vista l’importanza di un’armonizzazione.

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