Salvini: “Riconoscere la Palestina è giusto, ma non è il momento. Mai un esercito europeo.”
In un’intervista a Rtl 102.5, il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato che la prospettiva di due popoli e due stati non è attuabile al momento, sottolineando che riconoscere lo stato palestinese controllato da Hamas sarebbe un errore. Ha inoltre affermato che il centrodestra concorda sul rifiuto dell’invio di militari in Ucraina, promuovendo invece investimenti nella difesa interna. Infine, ha aggiornato sui lavori del ponte sullo Stretto, prevedendo l’inizio dei cantieri a ottobre, una volta ricevuto l’approvazione dalla Corte dei Conti, esprimendo entusiasmo per i progressi fatti.
Posizioni del Governo su Palestina, Sicurezza e Infrastrutture
ROMA (ITALPRESS) – Il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso la sua opinione riguardo alla questione dei due popoli e due stati. Secondo lui, questa prospettiva non è attuabile al momento attuale. Riconoscere oggi uno Stato palestinese sotto il controllo di Hamas equivarrebbe a dare legittimità a un gruppo terroristico. Salvini ha sottolineato che nessuno desidera abolire lo Stato palestinese, ma ha chiarito che è essenziale considerare le attuali circostanze prima di prendere decisioni.
In merito alla situazione in Ucraina, il leader della Lega ha confermato che il centrodestra è unito nella posizione di non inviare truppe italiane. È emersa una concordanza tra le forze politiche nel voler investire in sicurezza, ma Salvini ha messo in evidenza l’importanza di concentrare gli sforzi sulla difesa interna. Ha espresso preoccupazioni su un’eventuale forza militare europea, suggerendo che un esercito congiunto, a guida francese, sarebbe già coinvolto in conflitti.
Passando a questioni di infrastrutture, il vicepremier ha annunciato che i lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina inizieranno non appena riceveranno l’approvazione dalla Corte dei Conti. Salvini ha mostrato ottimismo, sperando che i lavori possano prendere avvio entro ottobre. Ha evidenziato la prontezza delle imprese italiane, esprimendo orgoglio per i progressi compiuti finora e l’attesa per l’inizio dei cantieri.
Le dichiarazioni di Salvini evidenziano un chiaro impegno del governo nel perseguire soluzioni concrete in ambito internazionale e in materia di infrastrutture. La sua posizione riflette una volontà di garantire stabilità sia interna che esterna, mirando a promuovere interessi nazionali attraverso decisioni oculate e strategiche.
Positioni di Matteo Salvini sulla questione Israele-Palestina e sulle Forze Armate
ROMA (ITALPRESS) – Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, ha espresso la sua opinione sull’idea di una soluzione dei due stati per i due popoli, sottolineando che non sia il momento giusto per intraprendere tale strada. A suo avviso, concedere un riconoscimento ufficiale allo stato palestinese attualmente controllato da Hamas sarebbe un errore strategico e darebbe legittimità a un’organizzazione che non rappresenta gli interessi di pace e stabilità nella regione. Salvini ha anche chiarito che non vi è l’intenzione di negare l’esistenza dello stato palestinese in futuro.
Discutendo la questione dell’invio di militari italiani in Ucraina, il vicepremier ha affermato che il centrodestra è unito nel rifiutare questa opzione. Ha manifestato la convinzione che sia fondamentale investire nella sicurezza nazionale, enfatizzando la proposta della Lega di rafforzare la difesa interna piuttosto che compromettere le vite dei soldati su fronti esteri. Secondo lui, un esercito europeo, nel caso in cui fosse guidato dalla Francia, si troverebbe già coinvolto in conflitti.
In merito all’avvio dei lavori per il ponte sullo Stretto di Messina, Salvini ha confermato che le operazioni partiranno non appena ottenuta l’autorizzazione dalla Corte dei Conti. A fine settembre, si è augurato che i cantieri possano iniziare entro ottobre, con molte imprese pronte in tutta Italia a contribuire al progetto. Ha espresso il suo orgoglio per il lavoro finora svolto e la sua attesa per l’apertura dei cantieri.
Il vicepremier ha dimostrato un forte impegno su temi rilevanti sia a livello internazionale che nazionale, cercando di bilanciare l’importanza della sicurezza interna con l’analisi geopolitica. La sua posizione chiara sulla questione palestinese e sull’Ucraina evidenzia quanto sia cruciale, per l’Italia, affrontare questi problemi con prudenza e strategia.
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