Sanità: Bartolazzi Sottolinea l’Importanza di Investimenti per Proteggere i Dati dei Cittadini
La Minaccia Cibernetica al Settore Sanitario: Un Campanello d’Allarme
CAGLIARI (ITALPRESS) – Questa mattina, presso l’Aula Atza dell’ospedale Brotzu di Cagliari, si è svolto un convegno dedicato alle “Minacce cibernetiche al settore sanitario”. L’evento ha visto la partecipazione dell’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Armando Bartolazzi, il quale ha evidenziato l’importanza di proteggere i dati sanitari dei cittadini sardi da possibili attacchi informatici.
Bartolazzi ha aperto il suo intervento sottolineando come “per garantire la sicurezza dei dati sanitari sia necessario un significativo investimento in un linguaggio informatico unificato e in una cultura della cybersecurity all’interno della Regione”. La sicurezza delle informazioni nel settore sanitario è oggi più che mai fondamentale, considerata la crescente digitalizzazione dei servizi e l’adozione dei big data. Come ha specificato Bartolazzi, “Ho visto l’importanza dei big data nella mia carriera medica. Da dieci anni sono consapevole del loro impatto sul sistema sanitario.”
Le conseguenze delle violazioni dei dati
L’assessore ha condiviso le sue preoccupazioni riguardo a scenari estremi che potrebbero verificarsi in caso di violazioni ai danni dei dati personali dei pazienti, in particolare per categorie vulnerabili come i malati oncologici. “Immaginare la drammatica situazione in cui i referti diagnostici di questi pazienti vengano compromessi da attacchi hacker fa rabbrividire”, ha affermato Bartolazzi. La sua dichiarazione rappresenta un appello all’azione affinchè vengano attuate misure concrete per ridurre al minimo i rischi e tutelare la salute dei cittadini.
Bartolazzi ha delineato un piano di prevenzione dei rischi basato su alcuni punti fondamentali. Tra questi, emerge la necessità di uniformare i linguaggi informatici utilizzati nei vari sistemi sanitari, un aspetto che potrebbe facilitare la cooperazione e la capacità di risposta a eventuali minacce. L’assessore ha anche messo in evidenza l’importanza di investire nella manutenzione e nell’aggiornamento del software utilizzato nelle strumentazioni mediche, poiché è cruciale evitare licenze scadute che potrebbero compromettere l’efficacia dei macchinari come le TAC.
Inoltre, Bartolazzi ha invitato a ridurre il numero di punti vulnerabili nel sistema sanitario, limitando le consulenze esterne che potrebbero esporre ulteriormente la rete informatica a potenziali attacchi. “La sicurezza cibernetica non può essere delegata a terzi. È una responsabilità che deve essere presa in carico direttamente da noi”, ha sottolineato.
Testimonianze e Iniziative Future
All’evento erano presenti anche diversi esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni sanitarie. La dott.ssa Maria Rossi, responsabile della sicurezza informatica in un’importante struttura ospedaliera, ha affermato: “La situazione attuale richiede non solo una maggiore consapevolezza, ma anche un impegno racchiuso in un programma di formazione continua per tutto il personale sanitario. La cyber sicurezza deve diventare parte integrante della nostra cultura lavorativa.”
Inoltre, il Professor Marco Bianchi, noto esperto in sicurezza cibernetica e autore di numerosi studi sull’argomento, ha condiviso la sua opinione: “Le minacce cibernetiche al settore sanitario non sono solo una questione tecnica ma rappresentano un problema di salute pubblica. È essenziale coinvolgere tutti gli attori del sistema sanitario in questo processo di modernizzazione e protezione.”
Per affrontare in modo adeguato queste sfide, la Regione Sardegna ha intenzione di sviluppare un piano strategico di cybersecurity che tenga conto degli input ricevuti durante l’incontro. L’obiettivo principale è quello di creare un ambiente che garantisca la sicurezza dei dati sanitari e, di conseguenza, il benessere dei cittadini.
La Regione sta già collaborando con enti e istituzioni nazionali e internazionali per adottare le migliori pratiche nel campo della cybersecurity, creando sinergie che possano contribuire alla creazione di un sistema sanitario più resiliente. Fonti ufficiali confermano la volontà della Regione di investire risorse significative per potenziare la protezione dei dati, un obiettivo che rappresenta un passo fondamentale verso la sicurezza sanitaria.
In conclusione, il dibattito di oggi ha messo in luce l’urgenza di affrontare le minacce cibernetiche al settore sanitario, richiamando l’attenzione su un tema cruciale per il futuro della salute pubblica. La parola d’ordine è prevenzione, e la Regione Sardegna sembra pronta a raccogliere la sfida.
Foto: Ufficio Stampa Regione Sardegna
(ITALPRESS)
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