Sanremo 2026, Carlo Conti: “Vorrei 40 cantanti in gara, sarebbe spettacolare”
Scoop, polemiche e backstage: il lato vivace del Festival
Sulle recenti indiscrezioni riguardanti la presa di distanza di alcuni artisti storici come Tiziano Ferro, Annalisa o i Pooh, Carlo Conti ha commentato con una visione positiva e pragmatica: «Il Festival di Sanremo è quella meravigliosa panna montata che inizia finalmente a montarsi. Spero che poi, nel momento dell’annuncio dei Big, ci siano polemiche perché tutto questo, come ci ha insegnato Baudo, serve a creare Sanremo». La celebre tradizione delle voci di corridoio e dei “pettegolezzi” riguardanti il cast, secondo il presentatore, rappresenta uno degli elementi che animano la kermesse e ne confermano la vitalità.
«Il fatto che ogni giorno ci sia un pettegolezzo fa parte del gioco. È un ‘carrozzone che va avanti da sé’», ha citato, riprendendo il testo di Renato Zero. «È, per modo di dire, proprio il bello del Festival. Vorrei che tutti i giorni ci fossero due o tre di questi scoop, perché vuol dire che Sanremo è sempre vivo». Questo clima attorno alla manifestazione non solo coinvolge il pubblico ma alimenta un dibattito che, in definitiva, contribuisce all’indice di attenzione internazionale della rassegna musicale.
