Scarlet trasforma Shakespeare in un’epica animata fantasy da non perdere.

Scarlet trasforma Shakespeare in un’epica animata fantasy da non perdere.

Scarlet trasforma Shakespeare in un’epica animata fantasy da non perdere.

Non avrei mai pensato di riuscire a partecipare a un ultimo giorno al Toronto International Film Festival. Tra i film che desideravo vedere di più quest’anno, c’era “Scarlet”, l’ultimissima opera di Mamoru Hosoda, il cui recente lungometraggio era la favola metaversica “Belle”. Mentre quest’ultimo riadattava “La Bella e la Bestia”, “Scarlet” offre una rivisitazione di “Amleto”, ricca di idee audaci e creative. Ho apprezzato molto il film, anche se purtroppo è penalizzato da un finale che non sembra adattarsi perfettamente al resto della narrazione.

Sono riuscito anche a vedere altri due film durante il festival: un thriller coreano che mescola vendetta e rapina e un film norvegese che esplora il potere dell’arte nel creare connessioni. Puoi trovare le mie impressioni su tutti e tre i film qui di seguito.

È stata un’esperienza intensa, e voglio ringraziare tutti coloro che hanno seguito il mio viaggio. Adesso mi concedo un meritato riposo.

Project Y: Tensione e Vendetta

Nonostante l’inizio rassicurante, “Project Y” riesce a mantenere una narrazione avvincente e imprevedibile. Si presenta come un film di rapina, in cui due migliori amiche, interpretate da Han So-hee e Jun Jong-seo, stanno per ritirarsi finalmente dalle loro brutte occupazioni, dopo anni di duro lavoro. Purtroppo, incappano in una serie di truffe che spazzano via i loro risparmi. Quando sentono parlare di un tesoro nascosto, non riescono a resistere alla tentazione. Naturalmente, vengono catturate e il film cambia marcia, evolvendosi in una storia di vendetta. Sebbene ci siano alcuni momenti poco plausibili, “Project Y” mantiene una tensione inesorabile, amplificata dalla presenza di un antagonista spietato, interpretato da Kim Sung-cheol. Attenzione: il film contiene sequenze di tortura molto cruente.


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