Scontri a Torino: manifestanti e polizia feriti durante il corteo per il Salone dell’Auto.
Manifestazione Pro-Pal a Torino: Scontri e Ritorno al Centro
TORINO (ITALPRESS) – Oggi, una manifestazione di sostegno per la Palestina ha preso piede a Torino, attirando circa un migliaio di partecipanti. I manifestanti, partiti da piazza Crispi nella periferia nord, si sono diretti verso l’aeroporto di Caselle con l’intento di bloccare la pista di atterraggio. Tuttavia, gli scontri con le forze dell’ordine hanno segnato l’evento, con tentativi di sfondare il cordone di sicurezza che proteggeva l’aeroporto.
La situazione si è rapidamente deteriorata quando i manifestanti, sventolando bandiere palestinesi, hanno lanciato bottiglie e petardi contro la polizia. La risposta delle forze dell’ordine è stata immediata: lacrimogeni, cariche e utilizzo di idranti per disperdere la folla. Nonostante gli scontri, una parte dei manifestanti ha deciso di riunirsi per tornare verso il centro della città, attraversando Porta Palazzo e dirigendosi verso piazza Castello, dove è in corso il Salone dell’Auto. Attualmente, il centro di Torino appare sotto controllo e non sono stati registrati ulteriori disordini.
Il Ministero Condanna le Violenze
Il ministro Paolo Zangrillo, segretario di Forza Italia in Piemonte, non ha tardato a esprimere la sua condanna per gli eventi violenti che si sono verificati. “Vergogna, per la violenza di un ricatto che non fermerà la libertà dei torinesi e degli italiani”, ha dichiarato Zangrillo. “Questa non è libertà di manifestare, ma eversione e guerra allo Stato”. Il ministro ha sottolineato come la manifestazione si sia trasformata in un palcoscenico per atti di violenza, anziché un’opportunità di dialogo o di pace.
Zangrillo ha espresso solidarietà agli agenti coinvolti negli scontri, sottolineando che il compito della polizia è quello di mantenere l’ordine in situazioni difficili come questa. Rivolgendosi anche alla sinistra, il ministro ha invitato a rompere il silenzio e a condannare le violenze. Il messaggio è chiaro: serve un ritorno alla serenità del confronto democratico e rispettoso, lontano da atti che minacciano l’integrità della società.
