Scoperto giro internazionale di fatture false: sequestrati 40 milioni di euro.

Scoperto giro internazionale di fatture false: sequestrati 40 milioni di euro.

Dettagli sull’Operazione e le Società Coinvolte

Nel caso specifico della società ravennate, è emerso che le aziende riuscivano ad acquistare dai propri fornitori a prezzi superiormente vantaggiosi rispetto a quelli offerti dalla stessa software house. I soggetti coinvolti, come evidenziato da chat informatiche e intercettazioni, si riferivano a questi “fornitori” come “mercato grigio” o “mercato creativo”. In alcuni casi, la società riusciva a vendere ai clienti a un prezzo pari a quello che avrebbe dovuto pagare alla casa madre, realizzando un guadagno di oltre il 10% per ciascun pezzo venduto.

Le intercettazioni indicano anche la consapevolezza degli amministratori e di alcuni dipendenti riguardo al loro coinvolgimento nel sistema di frode. In seguito a perquisizioni, gli indagati pianificavano cosa dire agli investigatori per non suscitare sospetti di irregolarità. Questo ha portato non solo alla loro denuncia, ma anche a quella della società stessa, accusata di utilizzare oltre 128 milioni di euro in fatture per operazioni inesistenti, causando una sottrazione al Fisco di oltre 27 milioni di euro di IVA.

Le indagini hanno rivelato che le condotte riscontrate erano parte di una frode carosello più ampia a livello Unionale. Tra il 2015 e il 2022, oltre 70 società hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre 2 miliardi di euro. Questo contesto ha portato all’individuazione di una seconda società, situata nel territorio romano, che ha contabilizzato fatture per operazioni inesistenti per circa 53,5 milioni di euro.


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