Sequestro nel Napoletano: scoperto opificio abusivo con 10 tonnellate di rifiuti speciali.

Sequestro nel Napoletano: scoperto opificio abusivo con 10 tonnellate di rifiuti speciali.

Sequestro nel Napoletano: scoperto opificio abusivo con 10 tonnellate di rifiuti speciali.

Sequestro di un Opificio Abusivo a Ercolano

NAPOLI (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Napoli ha effettuato un’importante operazione nel Comune di Ercolano, sequestrando un opificio abusivo di oltre 300 metri quadrati. Questo veniva utilizzato come deposito per lo stoccaggio di 10 tonnellate di rifiuti tessili classificati come rifiuti speciali non pericolosi. Durante l’intervento, è stata sequestrata anche l’attrezzatura da lavoro necessaria per la gestione dei materiali, tutto privo delle dovute autorizzazioni.

I finanzieri della Compagnia Portici hanno scoperto un deposito clandestino che operava nel settore del commercio all’ingrosso, recupero e trattamento di tessuti di seconda mano. La struttura, completamente sconosciuta al fisco, era priva delle registrazioni necessarie e non rispettava le normative igienico-sanitarie, risultando quindi in una situazione potenzialmente pericolosa per l’ambiente e la salute pubblica.

Dettagli sull’Operazione e Rifiuti Sequestrati

Analizzando il materiale stoccato, gli agenti hanno trovato balle di indumenti usati, una bilancia, ceste metalliche e contenitori in plastica. Inoltre, erano presenti banchi da lavoro e vari documenti che attestano la gestione dell’attività, ma privi di qualsiasi tracciabilità. La situazione all’interno del deposito è apparsa particolarmente allarmante: è stato constatato che mancava un impianto antincendio, fondamentale per la custodia di un’elevata quantità di materiale infiammabile.

Parte degli abiti usati sequestrati erano già pronti per essere venduti su un mercato parallelo, ma senza alcuna documentazione che ne garantisse la provenienza e la qualità. Questo fenomeno non solo rappresenta un rischio per il consumatore, ma crea anche una seria preoccupazione per la salute pubblica e per il rispetto delle normative ambientali.


Il responsabile dell’attività, un giovane di 25 anni con precedenti penali, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Le accuse includono la gestione illecita di rifiuti e le violazioni rispetto alle certificazioni obbligatorie in tema di prevenzione incendi. I militari della Guardia di Finanza hanno sottolineato l’importanza di questa operazione, che mira a combattere fenomeni di illegalità nell’ambito della gestione dei rifiuti e a tutelare l’ambiente.

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