Sequoia partner smentisce teorie sul caso Brown e esplora nuove vie di leadership.
Il futuro di Sequoia e la gestione della comunicazione
Questo nuovo episodio solleva interrogativi sulla capacità della nuova leadership di Sequoia, composta dai partner di gestione Alfred Lin e Pat Grady, di controllare l’attività sui social media di Maguire. Il direttore operativo Sumaiya Balbale ha lasciato l’azienda lo scorso agosto a causa dell’inerzia di Sequoia rispetto ai commenti anti-musulmani di Maguire, secondo quanto riportato in precedenza dal Financial Times. Il precedente partner di gestione Roelof Botha, che si è dimesso a novembre, aveva difeso il comportamento di Maguire durante un’intervista al TechCrunch Disrupt, sottolineando come Sequoia creda nel diritto dei propri partner alla “libertà di espressione.”
Il tema della diversità di opinioni venne enfatizzato da Botha: “Internamente, celebriamo la diversità di opinioni e abbiamo bisogno di persone ‘spigolose’ all’interno di Sequoia,” riferendosi a Maguire. Egli ha sostenuto che Maguire ha un “profilo specifico” che attrae determinati fondatori. Maguire ha guidato investimenti in numerose startup nel settore della tecnologia militare e dell’intelligenza artificiale, e ha legami profondi con le aziende di Elon Musk, gestendo gli investimenti di Sequoia in Neuralink, SpaceX, The Boring Company, X e xAI.
Nonostante ciò, Botha ha ammesso che ci sono dei compromessi legati all’aperta espressione di Maguire. “Ciò comporta dei trade-off? Sì, lo fa,” ha detto.
