Calcio

Risultati Serie A: la Juve mette una mano sul titolo, pari per la Roma

ROMA – ATALANTA 1-1

La Roma saluta le speranze scudetto. L’Atalanta continua a sognare il quarto posto, portandosi solo a un punto dalla Lazio. Gli orobici giocano meglio e già dopo due minuti vanno vicinissimi al vantaggio. Al 22′ i nerazzurri passano in vantaggio. Conti serve Kessié, che insacca di prima battendo Szceszny. Il primo tempo è un disastro giallorosso. Nella seconda frazione, Spalletti manda in campo Bruno Peres e Rudiger torna al centro della difesa. La Roma rinasce. Al 5′ Mario Rui trova Salah, che serve Dzeko, preciso nel tap-in vincente. Uno a uno e palla al centro. I giallorossi vogliono i tre punti, rivitalizzati dal gol. Tra i pali dell’Atalanta c’è il giovane Gollini, ex primavera dell’Hellas Verona, che chiude la saracinesca a Perotti e Salah. De Rossi colpisce un palo, Nainggolan la traversa. I capitolini sono sfortunati e al 24′ l’Atalanta va vicinissima al gol con D’Alessandro che sfiora un diagonale di Cabezas. Spalletti fa entrare anche Totti ed El Shaarawy, ma la Roma paga il primo tempo giocato male e si ferma sull’1-1.

GENOA – LAZIO 2-2

Partita densa di spettacolo tra Genoa e Lazio. Il match parte in prima già dall’inizio e fa capire quale sarà il canovaccio del match. Al 10′, infatti, Palladino crossa al centro per Simeone, che piazza la sfera all’angolino di testa e torna al gol dopo un digiuno lunghissimo. La Lazio spinge e poco prima della fine del primo tempo Burdisso “para” con il braccio un tiro di Felipe Anderson. L’arbitro concede il rigore. Biglia si presenta dal dischetto, tira e Lamanna respinge, ma l’argentino recupera il pallone e sigla il gol del pareggio. Il secondo tempo vede i biancocelesti in cerca del vantaggio. Al 58′ viene negato un rigore a Keita, atterrato da Laxalt. Le squadre si allungano ed al 78′ è ancora Genoa, avanti con Pandev che raccoglie e spedisce in rete un cross di Lazovic. La Lazio cerca il pareggio, ma il Genoa si difende bene. L’arbitro concede 7 minuti di recupero ed al 91′ la Lazio pareggia con il primo gol in Serie A di Luis Alberto. Nel finale, Milinkovic e Pandev vanno vicini al vantaggio, ma il match termina sul 2-2.

PALERMO – BOLOGNA 0-0

Il Palermo è a un passo dalla Serie B, allontanato ulteriormente dall’Empoli. Diego Bortoluzzi, il nuovo mister, non riesce a risollevare le sorti rosanere, ormai avviati alla retrocessione. Tutto sembrava essere partito nei migliori dei modi per i padroni di casa. Bruno Henrique ha una buona occasione dalla distanza, poi Verdi, al 19′, grazia i siciliani fallendo una nitida occasione. Cinque minuti dopo Pulgar insulta l’arbitro Banti e viene espulso. L’uomo in più c’è ma non si vede. Il Bologna, infatti, gioca meglio e sfiora il vantaggio con Di Francesco, ma Fulignati salva tutto. Al 18’, l’unico lampo rosa con Lo Faso che costringe Mirante a deviare in angolo. Il migliore in campo è Fulignati, che per la seconda volta salva lo specchio da Di Francesco. Al 38′ Diamanti deve solo segnare a porta vuota, ma cicca il pallone. Stessa sorte, poco dopo per Sallai. È il simbolo, il fotogramma, di questo Palermo, ormai rinunciatario e lontano dalla salvezza.

FIORENTINA – EMPOLI 1-2

L’Empoli abbatte una Fiorentina non brillante in questo finale di campionato. Gli azzurri si avviano verso una salvezza sempre più probabile, mentre la Fiorentina saluta l’Europa. L’Empoli è più motivata e più in palla, spinta dalla voglia di Serie A. La Fiorentina, però, va vicina al vantaggio dopo 5 minuti: Chiesa tira da fuori, Skorupski respinge dalle parti di Tello che sbaglia un tap-in elementare. Nel primo tempo manca un rigore ai viola per un mani di Buchel in area. Al 36′ va in vantaggio l’Empoli: Thiam, servito in posizione di fuorigioco, crossa in mezzo per El Kaddouri che insacca complice un errore di Tatarusanu. La Fiorentina si sveglia nel secondo tempo e prova più volte a trovare il pareggio con Tello. Sousa mischia le carte: dentro Ilicic e Babacar, fuori Saponara e Bernardeschi. Dopo tre minuti, la Fiorentina pareggia. Anche qui, il gol è viziato da un fuorigioco. Borja Valero viene servito in posizione irregolare e serve Tello che pareggia i conti. L’Empoli non molla e Thiam sfiora il gol al 69′. La partita è accesa, Chiesa e Ilicic (palo) vanno vicini al gol senza successo. Martusciello manda in campo Zambelli per El Kaddouri. Nel finale gli azzurri trovano il vantaggio. Prima Tomovic salva tutto su Thiam, poi Borja Valero stende Sanchez in area e l’arbitro di porta assegna il rigore. Pasqual si presenta dal dischetto ed insacca. L’Empoli respira aria di salvezza.

PESCARA – JUVENTUS 0-2

La Juventus scalda i motori in vista del ritorno di Champions contro il Barcellona. Due a zero a domicilio al Pescara di Zeman, ormai probabilmente destinato a retrocedere con Palermo e Crotone. I bianconeri volano a +8 sulla Roma e ipotecano il discorso scudetto. Una lieve botta alla caviglia di Dybala desta preoccupazione. Lieve turn-over per Allegri, che conferma però le cinque stelle. I bianconeri passano in vantaggio al 23′: Cuadrado avanza, prova la conclusione e Fiorillo respinge nei pressi di Higuain che insacca. Gonzalo vuole rifarsi, dopo esser rimasto a secco contro il Barça, e segna anche lo 0-2 su un assist di testa di Mandzukic, spedendo la sfera in rete con la punta del piede. La Juve va fortissimo, ma l’infortunio di Dybala rovina il sabato. Allegri passa al 4-3-3 e Sturaro sbaglia l’opportunità per siglare lo 0-3. Il secondo tempo è quasi nullo. I bianconeri mettono una mano sullo scudetto.

CAGLIARI – CHIEVO 4-0

Ormai siamo abituati a un Chievo calante nella fase finale di campionato. Il Cagliari gioca bene e diverte. Bastano 11 minuti ai sardi per passare in vantaggio: Cacciatore perde palla, Tachsidis prova da fuori, Seculin respinge su Borriello che sigla il quindicesimo gol in campionato. Chievo confuso e Sau dopo quattro minuti raddoppia. Poi, sale in cattedra Joao Pedro. Il brasiliano sigla il 3-0 con un tap in simile a quello di Borriello. La seconda frazione mette in mostra un registro più pacato. Poche occasioni fino al 90′, quando arriva il poker grazie alla doppietta personale di Joao Pedro: Cesar regala palla al brasiliano, che segna senza troppi sforzi. Fischio finale. Chievo in crisi.

INTER – MILAN 2-2

Il match è frizzante fin da subito. Dopo solo due minuti, Gagliardini regala il pallone a Mati, che serve Deulofeu troppo centrale nella sua conclusione. Verso il 15′, doppio brivido per Handanovic, che prima respinge su una conclusione di Suso e poi viene salvato dal palo in occasione della conclusione di Deulofeu. Da qui in poi, è solo Inter. Al 36′, infatti, i nerazzurri passano in vantaggio con Candreva: Gagliardini lancia Candreva che supera un non impeccabile De Sciglio e anticipa Donnarumma, spedendo la palla in rete. Il Milan è in bambola e dopo solo otto giri d’orologio arriva il raddoppio, frutto di un’ottima combinazione Icardi-Perisic: Il numero 44 croato crossa sul secondo palo per il capitano nerazzurro, che insacca a porta vuota indisturbato.
Il secondo tempo propone ritmi molto più bassi. Un lampo di Kucka fa saltare in piedi dal divano, ma la rovesciata dello slovacco viene bloccata comodamente da Handanovic. Perisic spreca una netta occasione per il 3-0 e davanti Donnarumma gli tira addosso. Montella manda in campo Locatelli per Kucka. Al 21′, Deulofeu impegna il portiere avversario che devia la sfera in calcio d’angolo. Pioli segue Montella e manda in campo Eder per Perisic. Dentro anche Lapadula al posto di Sosa e Ocampos per Calabria. Cinque attaccanti in campo sono tanti e Pioli allora decide di difendersi con Murillo per Joao Mario. È quasi una partita a scacchi, ma il risultato è prevedibile. I rossoneri attaccano senza sosta, l’Inter si difende ed attende il momento propizio. Al 38′ si riaccendono le speranze del Milan: Suso crossa al centro e Romagnoli sbuca alle spalle di Gagliardini, infilando Handanovic con la suola. Due a uno e assalto in vista. Il mister interista capisce che l’unico modo per uscire dalla propria metà campo è agire di contropiede: chi meglio di Biabiany? Il francese entra in campo al posto di Candreva.
Cinque minuti di recupero. Locatelli commette un fallo da “arancione” su Nagatomo, che resta a terra una trentina di secondi. Il mezzo giro d’orologio si tramuta in due minuti aggiuntivi di recupero e sull’ultimo corner battuto da Deulofeu, al ’97, Bacca di testa trova involontariamente Zapata che in acrobazia trova la traversa e poi il gol. Fischio finale, è finita. I tifosi interisti non ci credono, i giocatori neanche. Scoppiano le polemiche per un recupero che era già terminato da due minuti (guarda la fotogallery). Menzione finale per Balotelli, che a fine match si è reso protagonista con dei post polemici sui social. Il Milan conquista il sesto posto in classifica in Serie A.

Alberto Di Girolamo

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