Sgominata Banda di Ladri: Blitz contro i Furti nelle Aziende Orefici di Arezzo

Allerta furti in provincia di Arezzo: un fenomeno in crescita
Arezzo (ITALPRESS) – Nel 2024, la provincia di Arezzo, e in particolare i Comuni di Arezzo e Civitella in Val di Chiana, ha registrato un notevole incremento dei furti ai danni delle aziende orafe. Questo allarmante fenomeno ha costretto le forze dell’ordine a intensificare le indagini, guidate dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri. Già il Prefetto di Arezzo, Maria Emilia Martino, ha dichiarato: “La sicurezza delle nostre imprese è la priorità. Non possiamo permettere che simili atti infrangano la tranquillità dei cittadini”.
Un’operazione congiunta per fermare la criminalità
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, si sono avvalse di collaborazioni tra differenti forze di polizia. La Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha operato insieme al Servizio Centrale Operativo di Roma, e al Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri. Le attività investigative hanno incluso sopralluoghi dettagliati nei luoghi dei crimini, sequestri di indumenti e strumenti utilizzati per i furti, oltre all’analisi dei sistemi di videosorveglianza e dei dati provenienti dai varchi elettronici.
Secondo fonti ufficiali, l’operazione ha permesso di identificare un gruppo criminale composto da otto cittadini rumeni, di cui due sono stati arrestati il 28 novembre 2024 dopo un furto in una ditta orafa di Laterina-Pergine Valdarno. Durante l’operazione, i ladri sono riusciti a portare via 1,4 kg di oro, 50 kg di argento e 10 kg di ottone, per un valore complessivo di circa 200.000 euro.
Espansione delle indagini e arresti internazionali
Le indagini hanno portato a significativi sviluppi, inclusa la localizzazione della base logistica del gruppo, situata in provincia di Pistoia. Sono stati identificati i veicoli utilizzati per i furti, e gli investigatori hanno ricostruito i movimenti della banda. Grazie alle prove raccolte, il gruppo è stato collegato a otto altre rapine avvenute tra agosto e novembre dello stesso anno.
La Procura della Repubblica di Arezzo ha richiesto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per cinque membri della banda, insieme a uno già in detenzione. Come sottolineato dal procuratore capo, “l’azione coordinata tra le forze dell’ordine nazionali e internazionali è essenziale per combattere in modo efficace la criminalità organizzata”.
Cooperazione internazionale e arresti in Romania
Le ricerche per catturare i destinatari delle misure cautelari hanno avuto inizio sul territorio italiano, estendendosi successivamente a livello europeo. Su iniziativa della Procura, è stato emesso un Mandato di Arresto Europeo (M.A.E.) nei confronti dei sospetti, avviando una proficua cooperazione giudiziaria con le autorità rumene tramite Eurojust. Questo canale di collaborazione è stato cruciale per facilitare l’individuazione e l’arresto dei fuggitivi.
Il 24 aprile, la Polizia Rumena ha arrestato quattro dei cinque indagati colpiti dal provvedimento cautelare, grazie al supporto degli investigatori italiani, che avevano prontamente raggiunto la Romania. Durante l’operazione, sono state eseguite perquisizioni domiciliari, fornendo ulteriori elementi utili alle indagini.
Ricerca continua e potenziali collegamenti con altre bande
Attualmente, un quinto soggetto destinatario del provvedimento cautelare è irreperibile e viene attivamente ricercato. Gli investigatori stanno continuando a indagare per accertare ulteriori responsabilità e possibili collegamenti con altri gruppi criminali operanti nella zona.
Le autorità di polizia si istituiranno a un incontro per discutere ulteriori misure preventive e per garantire un ambiente di sicurezza più robusto. “Rafforzare le collaborazioni tra le forze di polizia è fondamentale per proteggere le nostre comunità e le imprese,” ha affermato il comandante provinciale dei Carabinieri.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare le fonti ufficiali della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine operanti nella regione.
(ITALPRESS)
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