Sicurezza potenziata in Malta per la sfida contro il Maccabi Tel Aviv.

Sicurezza potenziata in Malta per la sfida contro il Maccabi Tel Aviv.

Sicurezza potenziata in Malta per la sfida contro il Maccabi Tel Aviv.

La Sicurezza durante la Partita tra Hamrun Spartans e Maccabi Tel Aviv a Malta

L’impegno della Polizia Maltese per la Sicurezza

LA VALLETTA (MALTA) – La polizia maltese ha annunciato che adotterà “tutte le misure necessarie” per garantire la sicurezza durante l’importante partita di qualificazione alla UEFA Europa League di martedì, che vedrà scendere in campo gli Hamrun Spartans contro il Maccabi Tel Aviv. Questa decisione è stata presa in risposta alle crescenti preoccupazioni sollevate da gruppi attivisti locali e dall’ambasciatore palestinese a Malta.

Per affrontare le potenziali tensioni, le forze dell’ordine intensificheranno la loro presenza allo Stadio Nazionale di Ta’ Qali. Saranno attuati controlli rigorosi contro cori offensivi e comportamenti provocatori da parte dei tifosi. Inoltre, le autorità hanno reso noto che eseguiranno eventuali mandati di arresto internazionali e prenderanno in considerazione restrizioni ulteriori se ci fosse un rischio per l’ordine pubblico.

Le Preoccupazioni della Società Civile Maltese

La partita ha generato forti reazioni da parte della società civile maltese. Gruppi come Gustizzja ghall-Palestina e Watermelon Warriors, insieme ad attivisti palestinesi, hanno espresso guerra aperta contro l’evento. Secondo questi gruppi, permettere l’accesso della squadra israeliana in un contesto attuale di tensione e accuse di genocidio da parte di Israele nella Corte Internazionale di Giustizia è un messaggio inquietante che rischia di legittimare l’impunità.

In una lettera aperta, questi attivisti hanno criticato l’approccio della UEFA nel permettere la partecipazione di club israeliani senza un controllo adeguato. Hanno fatto riferimento a episodi violenti avvenuti in passato con i tifosi del Maccabi, ad esempio durante eventi ad Amsterdam e Atene, sottolineando l’“applicazione selettiva” delle normative UEFA riguardo a simboli politici nel calcio.

Il movimento di protesta ha portato a settimane di comunicazioni e attività di sensibilizzazione, evidenziando l’importanza del rispetto dei diritti umani nel contesto sportivo. Non si tratta solamente di una questione calcistica, secondo i vari gruppi, ma piuttosto di una congiuntura di complicità che necessita di essere affrontata.

La Voce dell’Ambasciatore Palestinese

Fadi Hanania, ambasciatore palestinese a Malta, ha ribadito le preoccupazioni espresse dagli attivisti, aggiungendo che è fondamentale per le istituzioni calcistiche europee mantenere un chiaro “momento di chiarezza morale”. Ha fatto un appello affinchè lo sport non venga utilizzato come strumento per giustificare violazioni del diritto internazionale. Hanania ha messo in luce le tragiche conseguenze del conflitto, compresa la distruzione delle infrastrutture sportive palestinesi a Gaza, un’area in cui oltre 300 atleti avrebbero perso la vita durante le recenti escalation di violenza.

“Non si tratta solo di una partita,” ha dichiarato l’ambasciatore. “È una questione di etica e rispetto per la vita umana.” La presenza della squadra israeliana si configura, quindi, in un contesto di amplificazione del messaggio di resistenza e di lotta per la giustizia sociale da parte dei gruppi di attivisti, che vedono nello sport un catalizzatore potente per il cambiamento.

La Partita e le Aspettative

La partita è prevista per martedì sera a Ta’ Qali, ma resta incerta la presenza dei tifosi del Maccabi Tel Aviv, un fattore che potrebbe influenzare ulteriormente le dinamiche di sicurezza e di ordine pubblico. L’attenzione degli organismi di sicurezza maltese è massima, poiché la situazione potrebbe trasformarsi rapidamente in un evento di tensione, date le polemiche in corso.

In questa atmosfera carica di emotività e simbolismo, il calcio diventa più di un semplice sport: si trasforma in un palcoscenico per il dibattito sulle questioni geopolitiche e sociali che riguardano l’intera regione. La UEFA si trova, quindi, a un bivio critico, chiamata a riflettere sulla sua politica riguardante le squadre israeline e sui messaggi che invia al mondo calcistico e oltre.

Per ulteriori approfondimenti si possono consultare i rapporti ufficiali delle autorità maltese e dichiarazioni della UEFA, oltre a fonti di informazione come Al Jazeera e il Centro Palestinese per i Diritti Umani.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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