Starbucks plastic free: entro il 2020 addio alle cannucce di plastica

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Starbucks plastic free: il colosso della ristorazione ha accolto le richieste da parte degli ambientalisti, dal 2020 rinuncerà alle cannucce di plastica, i mari, forse, saranno salvi.

Anche i tappi saranno realizzati in materiali riciclabili e disegnati dal team di ingegneri del colosso, la plastica sarà bandita nel giro di due anni.

Le cannucce continueranno ad essere messe a disposizione dei clienti ma saranno anch’esse di materiale riciclabile o di carta, saranno utilizzate per quelle bevande per cui il nuovo tappo non sarà adattabile.

Starbucks plastic free: si aspira ad un caffè sostenibile

Le cannucce di plastica impiegano un tempo molto lungo a degradarsi, circa 500 anni e nel mondo se ne utilizzano oltre 1 miliardo al giorno, Starbucks accoglie le proteste e le sollecitazioni a vantaggio della lotta contro l’inquinamento di mari ed oceani.

“Per i nostri partner e clienti è una tappa significativa, noi aspiriamo a un caffè sostenibile, servito ai nostri clienti in modi più sostenibili” ha detto Kevin Johnson, amministratore delegato di Starbucks. “Non usare una cannuccia è la cosa migliore che possiamo fare per l’ambiente” ha continuato Colleen Chapman, vicepresidente dell’azienda.

Starbucks plastic free: il nuovo tappo contiene il polipropilene

Emily Alexander è l’ingegnere che ha progettato il nuovo tappo, il nuovo nato finirà su tutti gli iced drink, esclusione fatta per il frappuccino che avrà delle cannucce speciali. Il tappo sarà in plastica ma il polipropilene al suo interno lo renderà facilmente riciclabile. “Era una piccola cosa intelligente, ora diventa così grande e d’impatto” ha detto l’ingegnere, il tappo infatti inizialmente doveva essere destinato ad un unico prodotto e ad un unico locale.

Le stime approssimative dicono che con le novità firmate Starbucks si dovrebbero eliminare oltre un miliardo di cannucce all’anno.

“La decisione di Starbucks di eliminare le cannucce di plastica è un ottimo esempio del ruolo importante che le compagnie possono giocare per arginare la plastica oceanica” ha detto Nicholas Mallos, direttore dell’Ocean Conservancy’s Trash Free Seas program.

Un passo importante nella lotta contro la plastica che ha incoraggiato molti competitor a muoversi in tal senso. Nel 2020, chissà, magari saremo riusciti ad eliminare una buona percentuale della plastica consumata giornalmente.

 

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