Strage di Brandizzo: la Regione Piemonte si costituirà parte civile nel processo.

Strage di Brandizzo: la Regione Piemonte si costituirà parte civile nel processo.

TORINO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme all’assessore agli...

TORINO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme all’assessore agli Affari legali, Gian Luca Vignale, ha annunciato la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo alla strage di Brandizzo. Questo tragico incidente sul lavoro, avvenuto il 30 agosto 2023, ha portato alla morte di cinque operai: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera, impegnati nei lavori sulla linea ferroviaria presso la stazione.

Impegno della Regione per la Sicurezza sul Lavoro

“La Regione Piemonte, in linea con le proprie funzioni di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, intende seguire l’esempio di precedenti casi simili come Thyssen, Eternit e la funivia del Mottarone, costituendosi parte civile nel prossimo processo”, hanno affermato Cirio e Vignale. Questa decisione è motivata dalla necessità di dimostrare la solidarietà alle famiglie delle vittime e alla comunità colpita, oltre a ribadire fermamente il ruolo attivo della Regione nella prevenzione e nel contrasto agli infortuni sul lavoro, un fenomeno allarmante e inaccettabile.

La Regione ha sempre mostrato un forte interesse per la sicurezza dei lavoratori, come dimostrano le ingenti somme investite per il biennio 2024-2026 nel Documento Strategico per i Dipartimenti di Prevenzione. Questo piano è stato approvato dalla Giunta e prevede attività aggiuntive mirate al miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Finanziamenti e Attività di Vigilanza

Tra i fondi messi a disposizione, quasi 15 milioni di euro (precisamente 14.800.000 euro) derivano dalle sanzioni riscosse dalle Asl in base al D.Lgs 758/94. Di questi, il 75% è stato trasferito alla Regione per potenziare le risorse umane attraverso l’assunzione di personale a tempo determinato e il sostegno economico per il personale già in servizio. Gli investimenti principali includono l’aumento delle attività di vigilanza e controlli (5.800.000 euro) e il potenziamento della medicina del lavoro e della ricerca sulle malattie professionali (4.740.000 euro).


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