Successo per il lancio del satellite MetOp-SG A1 nella missione di osservazione climatica.

Successo per il lancio del satellite MetOp-SG A1 nella missione di osservazione climatica.

Il 13 agosto è stato lanciato con successo il satellite MetOp-SG A1, primo della seconda generazione...

Il 13 agosto è stato lanciato con successo il satellite MetOp-SG A1, primo della seconda generazione di satelliti meteorologici, sviluppato da Eumetsat ed ESA. Questo satellite integra strumenti innovativi come il Copernicus Sentinel-5, progettato per monitorare gli inquinanti atmosferici e lo stato del clima. Leonardo ha contribuito alla missione, fornendo strumenti elettro-ottici cruciali e gestendo anche il sottosistema SWIR per il monitoraggio di gas come CO2 e metano. Telespazio, dal Centro Spaziale del Fucino, ha assicurato le operazioni di volo iniziali, mentre Thales Alenia Space ha realizzato equipaggiamenti per la trasmissione dei dati.

Lancio del satellite MetOp-SG A1: un passo avanti per la meteorologia

ROMA (ITALPRESS) – La notte del 13 agosto ha segnato un momento significativo con il lancio del satellite MetOp-SG A1, il primo della seconda generazione di satelliti meteorologici realizzati da Eumetsat ed Esa. Il satellite è decollato dal Centro spaziale europeo di Kourou, in Guyana francese, a bordo di un razzo Ariane 6. Questo nuovo satellite è equipaggiato con strumenti all’avanguardia, tra cui il Copernicus Sentinel-5, progettato per fornire dati cruciali sugli inquinanti atmosferici e sul clima.

Leonardo gioca un ruolo fondamentale sia nella missione MetOp-SG-A1 che nello strumento Sentinel-5, entrambi presenti sullo stesso satellite. La società ha fornito strumenti elettro-ottici dalla sua sede di Campi Bisenzio, contribuendo allo studio della qualità dell’aria e dei cambiamenti climatici. Telespazio, una joint venture di cui Leonardo detiene il 67%, si occuperà delle fasi iniziali del volo del satellite dal Centro Spaziale del Fucino, mentre Thales Alenia Space ha progettato equipaggiamenti essenziali per la trasmissione dei dati.

Il dispositivo 3MI (Multi-viewing, Multi-channel, Multi-polarization Imager) sviluppato da Leonardo offre tre modalità di osservazione grazie ai suoi due telescopi “fish eye”, capaci di catturare immagini con un ampio campo visivo. Questo strumento garantirà la raccolta di circa 25 GB di dati ad ogni passaggio in orbita, contribuendo a una migliore comprensione dei fenomeni atmosferici e del comportamento dei gas serra.

Un’importante novità è rappresentata dal coinvolgimento del Centro Spaziale del Lario, che fungerà da centro di controllo di backup. È un ulteriore passo nella cooperazione tra le entità europee nel settore dello spazio. Secondo Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, queste missioni rappresentano un’importante evoluzione della visione aziendale, finalizzata a costruire un futuro sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica e l’integrazione delle competenze industriali.

Il Lancio del Satellite MetOp-SG A1: Innovazione e Collaborazioni nel Settore Spaziale

Il satellite MetOp-SG A1, primo della nuova generazione di satelliti meteorologici sviluppati da Eumetsat ed Esa, ha avuto un debutto positivo la notte del 13 agosto, lanciato dal Centro spaziale europeo di Kourou, in Guyana francese, tramite un razzo Ariane 6. Questo satellite introduce una serie di strumenti avanzati, tra cui il nuovo Copernicus Sentinel-5, concepito per monitorare inquinanti atmosferici come ozono e gas climalteranti.

Leonardo riveste un ruolo cruciale sia nella missione MetOp-SG A1 che per lo strumento Sentinel-5, fornendo sistemi elettro-ottici dalla sede di Campi Bisenzio a Firenze, utilizzati per analizzare la qualità dell’aria e i cambiamenti climatici. Telespazio, partecipata per il 67% da Leonardo e per il 33% da Thales, si occuperà delle prime fasi del volo del satellite, mentre Thales Alenia Space, con sede in Spagna, ha realizzato equipaggiamenti fondamentali per la trasmissione dei dati.

Uno degli sviluppi innovativi per MetOp-SG A1 è il 3MI (Multi-viewing, Multi-channel, Multi-polarization Imager), uno strumento che combina tre modalità di osservazione in due telescopi “fish eye”, capaci di analizzare il nostro pianeta su un campo visivo fino a 110 gradi. Questo sistema raccoglie circa 25 GB di dati per ogni orbita, fornendo informazioni cruciali sulla dinamica delle particelle atmosferiche, la formazione di gas serra e la composizione delle nuvole.

Il Centro Spaziale del Lario parteciperà per la prima volta alle operazioni, fungendo da backup per il centro di controllo. Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, sottolinea l’importanza della collaborazione tra Leonardo, Telespazio e Thales Alenia Space nei programmi spaziali europei, evidenziando l’impegno continuo nella realizzazione di soluzioni innovative e sostenibili.

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