Tajani lancia gli Stati Generali della Space Economy: eccellenza e innovazione italiane
Gli Stati Generali della Space Economy, aperti dal vicepremier Antonio Tajani alla Farnesina, evidenziano l’importanza strategica del settore spaziale italiano, caratterizzato da eccellenze industriali e numerose PMI. L’evento si svolge in un momento cruciale, con la recente approvazione della prima legge italiana sullo spazio e in vista della riunione ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea sotto la presidenza italiana. L’Italia si conferma protagonista a livello globale, con la presidenza del Comitato ONU per l’uso pacifico dello spazio nel 2026-2027. La Space Economy è vista come motore di innovazione, sicurezza e competitività nazionale ed europea, con iniziative su scala nazionale a Roma, Torino e Milano.
L’Italia e la Crescente Importanza dell’Economia Spaziale
ROMA (ITALPRESS) – Il settore della space economy in Italia sta acquisendo sempre più rilevanza, un ambito finora poco discusso e compreso. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha evidenziato come il Paese possegga un know-how straordinario, grazie non solo a grandi imprese ma anche a molte piccole e medie aziende che contribuiscono a creare significative opportunità a livello nazionale. Il comparto spaziale, ha aggiunto, rappresenta un’industria sostenibile, fondamentale per mantenere e valorizzare il ruolo italiano nel contesto europeo, soprattutto alla luce della recente approvazione della prima legge nazionale sullo spazio.
La 2025 edizione degli Stati Generali della Space Economy, in corso alla Farnesina, si svolge in un momento importante per il settore, che è chiamato a rispondere alle nuove sfide legate all’integrazione tra spazio e sicurezza. L’appuntamento anticipa la riunione ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea che, sotto la Presidenza italiana, stabilirà le strategie europee per i prossimi tre anni. L’Italia si fa inoltre leader a livello internazionale, assumendo nel biennio 2026-2027 la presidenza del Comitato ONU per l’uso pacifico dello spazio (COPUOS), unico foro mondiale per la definizione di regole comuni nel settore.
Andrea Mascaretti, presidente dell’Intergruppo Parlamentare sulla Space Economy, sottolinea l’importanza del ruolo italiano come potenza spaziale, ricordando la storica conquista del lancio autonomo del terzo satellite nazionale. L’obiettivo immediato è la Luna, dopo aver consolidato la presenza nelle orbite basse. In parallelo, Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo, descrive lo spazio come un ambito dinamico e centrale per l’economia, la sicurezza e le attività quotidiane, da considerare non un luogo distante ma un terreno di dialogo e cooperazione.
Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, accoglie con entusiasmo l’organizzazione della prima giornata della Space Economy nel Lazio, rimarcandone il carattere strategico per innovazione, competitività e sovranità tecnologica. L’evento proseguirà fino al 31 con iniziative anche a Torino e Milano, coinvolgendo istituzioni, finanza, industria e ricerca, per affrontare temi cruciali come diplomazia, tecnologia e sostenibilità nel futuro dell’economia spaziale europea.
L’Italia e la sfida della Space Economy: innovazione, collaborazione e futuro
ROMA (ITALPRESS) – L’economia dello spazio rappresenta un settore di crescente importanza, ancora poco valorizzato nel dibattito pubblico. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha evidenziato il valore del saper fare italiano, che vede non solo la presenza di grandi aziende ma anche un vasto tessuto di piccole e medie imprese capaci di generare opportunità significative per il Paese. Il comparto spaziale si distingue per il suo impatto ambientale limitato e per il contributo fondamentale che può offrire in vari ambiti, dalla competitività industriale all’agricoltura, dal traffico aereo alla protezione civile. Lo spazio viene riconosciuto sempre più come un elemento chiave per la sicurezza europea, riflettendo l’urgenza di rafforzare il ruolo dell’Italia in questo contesto, favorita anche dalla recente approvazione della prima legge nazionale dedicata al settore spaziale.
L’edizione 2025 degli Stati Generali della Space Economy si presenta in un momento cruciale per la politica spaziale europea, con in vista la riunione ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea programmata a novembre sotto la presidenza italiana. Questa occasione sarà determinante per definire le strategie continentali per il prossimo triennio, in un contesto di trasformazioni profonde e di crescente interconnessione tra spazio e difesa. Sul piano internazionale, l’Italia si distingue per il suo impegno multilaterale, assumendo la Presidenza del Comitato per l’uso pacifico dello spazio alle Nazioni Unite nel biennio 2026-2027, nella speranza di promuovere norme condivise a livello globale.
L’Italia conferma la sua posizione come protagonista nel settore spaziale, come sottolineato da Andrea Mascaretti, presidente dell’Intergruppo Parlamentare sulla Space Economy. Il percorso del nostro Paese è già segnato da risultati importanti, come l’essere il terzo a raggiungere l’orbita con un satellite autonomamente, mentre nuove sfide si aprono con l’esplorazione lunare. Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo, ha rimarcato l’importanza dello spazio quale ambito di dialogo e sviluppo, sempre più integrato nella vita quotidiana, nella sicurezza e nei servizi pubblici.
La Regione Lazio, attraverso le parole di Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico, ha sottolineato il valore strategico di ospitare l’apertura della settimana della Space Economy proprio nel territorio romano. L’iniziativa si configura come un progetto di collaborazione tra imprese, mondo della ricerca e istituzioni, con l’obiettivo di consolidare la sovranità tecnologica e industriale nazionale ed europea. L’evento proseguirà fino al 31 maggio coinvolgendo anche Torino e Milano, affrontando temi cruciali quali la diplomazia, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità.
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