Terra dei Fuochi: rinviare il biomonitoraggio compromette la salute dei cittadini
Preoccupazione per la Terra dei Fuochi: La SHRO Lancia l’allerta
NAPOLI (ITALPRESS) – La Sbarro Health Research Organization (SHRO) ha espresso forte preoccupazione in merito agli esiti della recente riunione operativa tenutasi a Caivano, incentrata sulla problematica della Terra dei Fuochi. Durante l’incontro è stato annunciato un finanziamento di 10 milioni di euro per la rimozione dei rifiuti e per l’implementazione di sistemi di videosorveglianza. Tuttavia, l’organizzazione sottolinea che non si è registrato alcun progresso significativo in merito al biomonitoraggio della popolazione e alle ispezioni sistematiche degli impianti della filiera dei rifiuti.
L’importanza del biomonitoraggio
“Rinviare ancora il biomonitoraggio è un errore che costa salute”, ha dichiarato il professor Antonio Giordano, fondatore e direttore della SHRO. La necessità di attuare immediatamente misurazioni dell’esposizione delle comunità risulta cruciale. Secondo Giordano, è essenziale aggiornare e rendere accessibili i registri dei tumori, utilizzando i dati per orientare le decisioni di prevenzione. Queste affermazioni pongono l’accento sulla necessità di azioni concrete, piuttosto che dichiarazioni retoriche.
“Affermare che l’analisi sull’uomo potrebbe non rivelare nulla, o che la diossina non si deposita sui vegetali, è fuorviante”, ha aggiunto. Ricerche storiche e studi scientifici confermano che le diossine tendono ad accumularsi nei tessuti adiposi, depositandosi anche sui vegetali e penetrando nel sangue e nel latte materno. Tali affermazioni sono avvalorate da decenni di ricerche, come quelle condotte dal progetto Veritas.
Strategie di controllo negli impianti
Il professor Giordano ha messo in evidenza che la Terra dei Fuochi non può essere “spenta” semplicemente attraverso l’installazione di telecamere. È necessaria una strategia di controllo effettiva sugli impianti. Attualmente, le ispezioni negli stabilimenti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) coprono meno di un terzo delle strutture presenti. Vi è quindi un bisogno urgente di una pianificazione basata sul rischio, con frequenze di visitazione che siano in linea con le direttive europee riguardanti le emissioni industriali.
Inoltre, è fondamentale applicare rigorosamente le nuove norme antincendio per il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti, entrate in vigore nel 2022. La mancanza di controlli adeguati mette a repentaglio la salute delle popolazioni locali, evidenziando quest’area del Sud Italia come un punto critico da monitorare.
L’impegno della SHRO
SHRO è pronta a offrire la sua rete di laboratori e competenze di epidemiologia molecolare per progettare e realizzare biomonitoraggi credibili. Si tratta di un impegno volto a garantire rapidi tempi di risposta e dati utili per orientare le decisioni delle autorità locali e nazionali. La questione della Terra dei Fuochi è diventata un urgente tema di salute pubblica, che richiede un’attenzione continua e una risposta concertata da parte delle istituzioni.
Inoltre, è necessaria una maggiore collaborazione tra le istituzioni sanitarie e ambientali per affrontare questa problematica complessa. La SHRO si propone di fungere da partner strategico per sviluppare approcci scientifici e metodologici che possano contribuire a risolvere le questioni legate alla contaminazione ambientale in quest’area.
Citazioni e Fonti Ufficiali
Le evidenze presentate dal professor Giordano si basano su studi scientifici e rapporti ufficiali riguardanti la contaminazione ambientale e la salute pubblica, come riportato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente e dall’Istituto Superiore di Sanità. Queste fonti forniscono un quadro chiaro dei rischi associati alla contaminazione della Terra dei Fuochi e la necessità di interventi immediati e mirati.
In conclusione, la situazione nella Terra dei Fuochi richiede un’azione tempestiva e coordinata. Le parole del professor Giordano servono come monito e invito all’azione per le autorità competenti, che devono affrontare questa crisi con decisione e responsabilità.
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