Terremoto scuote la Corea del Nord: si tratta di un test nucleare

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La minaccia di Pyongyang si fa sempre più concreta. Un terremoto del 6.3 ha scosso la Corea del Nord: Kim Jong-un ha lanciato un nuovo test atomico, il sesto, il primo da quando Donald Trump è presidente degli Stati Uniti e addirittura cinque volte più potente dell’ultimo, un’esplosione da cento kilotoni, quasi cinque volte Nagasaki.

La Corea del Nord conferma dalla Tv di Stato

Il test  è avvenuto alle 3.30 del pomeriggio domenicale di Pyongyang, le 8.30 del mattino in Italia, le 2.30 di notte a Washington e New York: “Abbiamo condotto con successo il test di una bomba all’idrogeno”. E alla tv di Stato scatta la canzone superpatriottica: “Se la Corea decide di fare qualcosa, la fa”.

Seul e Giappone in allerta

L’esercito sudcoreano aveva parlato di un sisma artificiale causato da un’esplosione sotterranea. Poi la conferma del Giappone, stamattina, da parte del ministro degli Esteri nipponico, Taro Kono.

Il premier giapponese Shinzo Abe ha dichiarato ai giornalisti: “Se quello della Corea del Nord è davvero un test nucleare, è una cosa assolutamente inaccettabile e dobbiamo presentare una severa protesta”.

L’Usgs, l’agenzia sismologica statunitense, dal canto suo aveva fatto notare come l’esplosione fosse avvenuta in una zona situata vicino al sito in cui in passato il regime di Pyongyang faceva esperimenti nucleari.

Due giorni fa il vice ministro della Difesa sudcoreano Suh Choo-suk aveva avvertito: “C’è la possibilità di provocazioni strategiche, inclusi lanci di missili balistici aggiuntivi e un sesto test nucleare”.

Questo terremoto artificiale è stato 9,8 volte più potente rispetto a quello provocato dal quinto test nucleare, ha dichiarato l’agenzia meteorologica di Seoul.

Ordigno a idrogeno molto potente

Un evento che arriva all’indomani della notizia, apparsa sui media nordcoreani, che gli scienziati di Pyongyang avevano messo a punto un ordigno a idrogeno molto potente e di dimensioni estremamente ridotte, da potere essere montato su un missile balistico intercontinentale Icbm.

A quanto riferito dalla Korean Central News Agency (KCNA),Kim Jong-un era presente in fabbrica l’ordigno nucleare è stato caricato su un missile. La bomba ha un potere esplosivo regolabile fino a “centinaia” di chilotoni e può essere fatta esplodere ad elevate altitudini, aggiunge la KCNA.

Scatta l’allarme di Seul: il presidente Moon jae-in convoca il Consiglio di sicurezza e l’esercito sudcoreano alza il livello d’allerta predisponendo l’attivazione del “team di risposta” alla minaccia atomica.

Giappone e Cina inviano jet al confine per rilevare le radiazioni

Il premier Shinzo Abe dice che il Giappone “non può tollerare” un altro test nucleare di Kim e manda in volo i jet a rilevare le possibili radiazioni.

Anche la Cina avrebbe fatto sorvolare i sui jet al confine nordcoreano: gesto finora mai visto, la prima “risposta” a Kim, proprio mentre il potentissimo terremoto fa tremare anche il Nordest del Paese. La scossa si sente con forza anche a Vladivostok: Cina e Russia, i due potenti confinanti, ne sentono le conseguenze.

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