Tragedia a Lampedusa: barca di migranti si capsize, almeno 26 vittime e molti dispersi.
Tragedia al largo di Lampedusa: naufragio con vittime e dispersi
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Una drammatica emergenza si è consumata questa mattina al largo di Lampedusa, dove un naufragio ha causato la morte di almeno 26 persone, tra cui un minore. Le operazioni di soccorso hanno permesso di salvare circa 60 migranti, ma il numero dei dispersi rimane incerto, con preoccupazioni crescenti riguardo il destino di altre vittime.
Le operazioni di soccorso in corso
Attualmente, le operazioni di ricerca e soccorso sono condotte dal Centro Secondario di Soccorso Marittimo (MRSC) della Guardia Costiera di Palermo, dopo l’allerta scaturita da un elicottero della Guardia di Finanza. Quest’ultimo ha segnalato la presenza di un’imbarcazione capovolta a circa 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa. Sono coinvolti cinque mezzi navali, tra cui le motovedette CP 324 e CP 327 della Guardia Costiera e due unità della Guardia di Finanza, supportati da un’operazione aerea con elicotteri e aerei di Frontex.
Il bilancio attuale riporta 60 superstiti, già sbarcati a Lampedusa, mentre il numero delle vittime ha raggiunto quota 26. Le prime informazioni indicano che l’incidente ha coinvolto due imbarcazioni partite da Tripoli, con una di esse che ha iniziato a imbarcare acqua, costringendo i migranti a trasferirsi sull’altra che, successivamente, si è capovolta. Le indagini continuano e non si esclude la presenza di ulteriori vittime.
L’intervento della Croce Rossa
La Croce Rossa Italiana ha confermato il salvataggio di 60 migranti, di cui 56 uomini e 4 donne. I soccorritori, impegnati nell’assistenza ai superstiti presso l’hotspot di Contrada Imbriacola, hanno anche dichiarato che le vittime accertate sono circa 20. Le cause del naufragio rimangono ancora da chiarire, mentre le squadre di soccorso sono all’opera per determinare il numero esatto di persone a bordo delle imbarcazioni.
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha rivelato che tra le vittime si trova anche una neonata. I corpi delle prime otto vittime sono stati trasferiti alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. L’emergenza continua e si stima che ci siano circa una ventina di dispersi, con la speranza che possano essere recuperati il prima possibile.
I messaggi di urgenza delle autorità
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato l’importanza di prevenire i viaggi via mare, considerando la drammaticità della situazione attuale. Ad oggi, le operazioni di ricerca sono attive, e le autorità continuano a monitorare la situazione in tempo reale.
Il colonnello Alessandro Bucci della Guardia di Finanza ha precisato che il numero di persone a bordo dell’imbarcazione naufragata potrebbe variare tra i 97 e i 105. Le ricerche proseguono con l’utilizzo di elicotteri, unità navali, e con l’arrivo di un aereo della Guardia Costiera per supportare le operazioni. La tempestività dell’intervento è cruciale in situazioni come queste, dove ogni secondo può fare la differenza.
La situazione umanitaria e le risposte internazionali
L’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ha reso noto che nel naufragio sarebbero coinvolti circa 95 migranti partiti dalla Libia. Le cause del naufragio sono ancora da accertare, ma un testimone ha riferito che dopo aver avvertito l’acqua all’interno di una delle due imbarcazioni, tutti i presenti si sono trasferiti sull’altra, la quale si è poi capovolta a causa del sovraccarico. Gli esperti temono che il numero finale di vittime possa ulteriormente aumentare.
Rimane alta l’attenzione della comunità internazionale, che continua a monitorare le dinamiche migratorie in tutto il Mediterraneo. Gli interventi congiunti tra le autorità locali e le organizzazioni umanitarie sono fondamentali per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali dei migranti.
È evidente che la questione migratoria al largo di Lampedusa richiede un approccio collettivo per prevenire ulteriori tragedie in mare. Mentre le ricerche continuano, la speranza è di poter evitare simili eventi in futuro e garantire condizioni di viaggio più sicure per chi fugge da situazioni di crisi.
Per aggiornamenti in tempo reale su questa emergenza, seguire i profili delle autorità competenti e delle organizzazioni umanitarie sui social media e sulla stampa.
Fonte: Italpress, Guardia Costiera Italiana, Croce Rossa Italiana, OIM.
Non perderti tutte le notizie di cronaca su Blog.it
