Tre giovani volontari della Protezione Civile Emilia Romagna al Tavolo Nazionale per il Futuro.

Tre giovani volontari della Protezione Civile Emilia Romagna al Tavolo Nazionale per il Futuro.

Tre Giovani Emiliano-Romagnoli nel Tavolo Nazionale dei Giovani della Protezione Civile Un Impegno...

Tre Giovani Emiliano-Romagnoli nel Tavolo Nazionale dei Giovani della Protezione Civile

Un Impegno per il Volontariato

BOLOGNA (ITALPRESS) – Tre talentuosi giovani provenienti dall’Emilia-Romagna sono stati selezionati per partecipare al Tavolo nazionale dei giovani, un’iniziativa promossa dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Questo progetto ha come obiettivo principale quello di coinvolgere le nuove generazioni nel mondo del volontariato e nelle attività del Servizio Civile. I tre emiliano-romagnoli scelti sono Alessandro Dentoni, rappresentante del Coordinamento volontariato Protezione Civile di Piacenza, Luca Erbacci del Centro volontari di Protezione Civile di Faenza, e Lorenzo Galiero, membro della Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale Emilia-Romagna. Sono stati selezionati tra oltre 200 candidature a livello nazionale, un chiaro segno di quanto le loro competenze e la loro passione per il volontariato siano riconosciute.

“Crediamo che il volontariato sia una risorsa fondamentale per la nostra società,” ha dichiarato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Il coinvolgimento dei giovani è essenziale per garantire un futuro di solidale impegno civico.” Grazie a questa iniziativa, i giovani possono far sentire la loro voce e contribuire attivamente a questioni cruciali legate alla Protezione Civile.

Compiti e Obiettivi del Tavolo Nazionale

Per entrare a far parte del Tavolo, i partecipanti devono essere iscritti a un’organizzazione di volontariato di Protezione Civile presente nell’elenco nazionale. L’età richiesta è compresa tra i 16 e i 28 anni. I membri del Tavolo non saranno solo rappresentanti, ma dovranno anche proporre idee e progetti innovativi, volti a stimolare il cambiamento nel mondo del volontariato. La loro missione sarà quella di promuovere un dialogo intergenerazionale, ascoltando i bisogni e le aspirazioni dei coetanei, e tradurre tali esigenze in azioni concrete.

I membri del Tavolo hanno l’opportunità di contribuire alla creazione di un ambiente che favorisca l’adozione di linguaggi e strumenti comunicativi moderni per avvicinare ulteriormente le giovani generazioni alle tematiche della Protezione Civile. “Vogliamo creare un ponte tra le esperienze passate e le sfide future,” ha commentato il Direttore del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Ritengo fondamentale il contributo che i giovani possano fornire alle nostre strategie.”

Progetti e Attività Previste

L’impegno del Tavolo si estenderà per i prossimi due anni, durante i quali i partecipanti avranno la possibilità di condurre approfondimenti, analisi e ricerche su questioni strategiche che riguardano il rapporto tra giovani e Protezione Civile. Le attività svolte saranno organizzate in report semestrali, nei quali saranno raccolte tutte le proposte e i suggerimenti emersi durante le sessioni di lavoro.

Grazie a queste attività, i membri del Tavolo avranno anche la possibilità di apprendere dalle best practices e dalle esperienze di altre organizzazioni di volontariato a livello nazionale ed europeo. “Questa iniziativa rappresenta un’opportunità incredibile per i giovani di cimentarsi in un contesto che richiede responsabilità e impegno,” ha affermato Sara De Vito, Referente per il Servizio Civile Nazionale. “In un periodo storico come questo, è importante che i giovani si sentano cittadini attivi e coinvolti nel percorso di cambiamento della società.”

La Valorizzazione delle Competenze

Un altro obiettivo chiave del Tavolo è quello di valorizzare le conoscenze e le competenze del sistema nazionale di Protezione Civile. Attraverso la condivisione e il confronto, si intende creare una rete che coinvolga giovani, istituzioni e organizzazioni, affinché ognuno possa contribuire con le proprie risorse a un miglioramento collettivo. Le proposte formulate dai giovani saranno considerate sul piano strategico e operativo, per un’implementazione efficace delle idee.

Le attività del Tavolo non si limitano alla sola formulazione di proposte, ma comprendono anche l’organizzazione di eventi e incontri per ampliare la partecipazione e sensibilizzare un pubblico più ampio sul tema del volontariato e della Protezione Civile. “Vogliamo far capire ai giovani che essere parte della Protezione Civile significa confrontarsi con le sfide della nostra epoca e contribuire attivamente al bene comune,” ha concluso Bonaccini.

In questo modo, il Tavolo Nazionale dei Giovani della Protezione Civile si propone non solo di formare una nuova generazione di volontari, ma anche di ripensare e innovare le modalità di intervento e supporto nella gestione delle crisi e delle emergenze. Con l’impegno di questi tre giovani emiliani, la speranza è di instillare un senso di responsabilità civica e una cultura di prevenzione tra i loro coetanei.

Un Futuro di Collaborazione e Impegno Sociale

Il Tavolo, quindi, non è solo un luogo di progettualità, ma un autentico laboratorio di idee e di scambio intergenerazionale, dove le opinioni e le esperienze di tutti i membri contribuiranno a plasmare un modello di volontariato del futuro, più inclusivo e dinamico. Con tutto ciò, si intende stimolare una partecipazione attiva e consapevole da parte dei giovani nei temi cruciali per il nostro Paese, rendendoli protagonisti di un cambiamento positivo.

Mantenere viva la fiamma dell’entusiasmo nei giovani è fondamentale. L’approccio del Tavolo nazionale dei giovani è già una risposta a questa necessità, offrendo non solo opportunità, ma anche il riconoscimento del valore che i giovani possono apportare in settori chiave come la Protezione Civile.

Fonti Ufficiali:

  • Dipartimento Nazionale di Protezione Civile
  • Regione Emilia-Romagna

Così, il contributo di questi giovani emiliano-romagnoli potrebbe segnare un passo decisivo nella storia del volontariato italiano, dimostrando come la passione e l’impegno possano trasformare le sfide in opportunità, per un futuro più sicuro e solidale.

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