Ucraina, Cavo Dragone: nessun rischio immediato per i paesi NATO, rassicurano le autorità.
La Situazione Geopolitica tra NATO e Russia: Commenti dell’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone
ROMA (ITALPRESS) – In un’intervista ad Agorà Rai Tre, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato NATO, ha offerto un’importante analisi riguardo le recenti tensioni tra la NATO e la Russia. Alla luce delle dichiarazioni del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, che ha accusato l’Alleanza Atlantica di alimentare la possibilità di un conflitto, l’ammiraglio ha rassicurato sulla mancanza di un immediato pericolo di azioni aggressive da parte della Russia nei confronti dei Paesi membri.
Deterrenza e Sicurezza per Evitare il Conflitto
Cavo Dragone ha sottolineato che la NATO punta a mantenere un alto livello di deterrenza. Secondo il presidente del Comitato, capacità di deterrenza è fondamentale affinché gli avversari comprendano che qualsiasi atto aggressivo da parte loro provocarebbe reazioni molteplici e severe. Con l’articolo 5 del Trattato Atlantico che garantisce la difesa collettiva, un attacco a uno dei membri della NATO sarebbe percepito come un attacco a tutti, scatenando una risposta unanime.
L’ammiraglio ha definito la percezione che la NATO stia alimentando l’idea di conflitto come infondata, affermando: “L’unica idea che l’Alleanza Atlantica alimenta nei propri cittadini è che per prevenire la guerra bisogna avere un livello di deterrenza tale che l’ipotetico avversario abbia ben chiaro che il suo atteggiamento aggressivo genererebbe un’azione con effetti molto maggiori rispetto ai guadagni potenziali.”
Incremento della Sicurezza aerea: Un Nuovo Muro Antidroni
Un altro aspetto chiave emerso dall’intervista è il focus sulla sicurezza aerea, con particolare riferimento all’uso crescente dei droni. Cavo Dragone ha affermato che la presenza di droni rappresenta un cambiamento fondamentale nel panorama della sicurezza. Pertanto, verranno intensificate le misure di protezione dello spazio aereo con l’implementazione di un sistema “muro antidroni”. Questo sistema andrà a rafforzare i dispositivi esistenti, permettendo di gestirli sotto un’unica catena di comando.
Una questione delicata, affrontata dall’ammiraglio, è quella relativa al potenziale sconfinamento di velivoli non autorizzati. Cavo Dragone ha chiarito: “Se lo sconfinamento di un aereo o un drone non costituisce pericolo per personale a terra, non c’è ragione di abbatterlo. Questo perché un abbattimento potrebbe innescare un processo escalatorio indesiderato.” La NATO, ha aggiunto, si impegna a prevenire qualsiasi escalation piuttosto che a provocarla.
Investimenti per la Difesa: Un Approccio Strategico
In merito al finanziamento della difesa, l’ammiraglio ha evidenziato l’importanza di considerare gli investimenti nella sicurezza come misure necessarie. “I soldi spesi per la difesa devono essere visti come investimenti per la nostra sicurezza personale,” ha dichiarato, specificando che attualmente il 3,5% del budget è destinato a materiali tipicamente militari, mentre l’1,5% è impiegato in materiali dual-use, utili sia per il settore civile che militare.
Cavo Dragone ha fatto notare che una delle priorità deve essere l’aumento del personale, con un’adeguata retribuzione. Ha espresso la speranza che i fondi aggiuntivi stanziati vengano anche destinati a migliorare le condizioni di lavoro del personale militare, un tema spesso trascurato nel dibattito pubblico.
La Percezione della Sicurezza tra i Cittadini
Questo dialogo sulla sicurezza e la deterrenza è molto importante, soprattutto in un momento in cui la popolazione è soggetta a paure legate a conflitti geopolitici e tensioni internazionali. Informando i cittadini circa la natura delle misure prese dalla NATO e le strategie di deterrenza, si può contribuire a ridurre l’ansia generale riguardante la guerra.
La trasparenza in queste comunicazioni è vitale per costruire fiducia tra la popolazione e le istituzioni che si occupano della difesa, mentre si continua a mantenere alta l’attenzione sulle dinamiche internazionali in continua evoluzione.
Fonti:
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