Ucraina, Foti: Mosca usa toni inaccettabili, ignora la ricerca di una pace giusta.
Napoli ospita la Terza edizione di Agenda Sud 2030
La Fondazione Meridionale Italia presenta “Merita”
A Napoli si svolge la Terza edizione di Agenda Sud 2030, un’importante iniziativa organizzata dalla Fondazione Meridionale Italia. Durante questi eventi, si sta discutendo delle sfide e delle opportunità per il Sud Italia nel contesto della sostenibilità e dello sviluppo. La manifestazione “Merita” è un’occasione per confrontarsi su temi cruciali per il futuro del paese.
Nella foto è presenti Tommaso Foti, il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di coesione e il PNRR, che ha contribuito a dare un peso istituzionale all’evento. Durante un’intervista rilasciata a Repubblica, il ministro ha affrontato alcune questioni di rilevanza internazionale, in particolare riguardo al conflitto in Ucraina e alla situazione in Medio Oriente.
Posizione dell’Italia sulla pace in Ucraina
Foti ha commentato la situazione attuale in Ucraina, adottando una posizione netta nei confronti delle richieste della Russia. “La Russia non cerca una pace duratura e giusta; pretende una resa incondizionata da Kiev, il che è inaccettabile”, ha affermato. Questa dichiarazione sottolinea la determinazione dell’Italia e dell’Unione Europea nel sostenere la sovranità ucraina.
Secondo il ministro, qualsiasi discussione sulla pace deve includere l’Ucraina. “Nessuno può decidere senza Kiev. L’Europa ha ribadito con forza il suo impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha spiegato Foti, facendo riferimento a un imminente incontro tra leader mondiali, tra cui Donald Trump e Vladimir Putin, previsto per il 15 agosto in Alaska.
Ruolo dell’Unione Europea nei negoziati
Foti ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento dell’Unione Europea nel processo di negoziazione. Ha proposto che i leader europei dovrebbero assumersi un ruolo attivo, piuttosto che delegare l’intera responsabilità a Bruxelles. “In questo momento, la parola è affidata alla diplomazia. I leader europei sanno farne buon uso e devono essere coinvolti”, ha sottolineato.
Questo approccio si allinea con la crescente necessità di una risposta unitaria e forte da parte dell’Europa nel contesto delle attuali crisi geopolitiche. Non è solo una questione di giustizia; è fondamentale per la stabilità della regione e per il rispetto delle norme internazionali.
La crisi di Gaza e la posizione italiana
Un altro argomento di grande rilevanza che il ministro ha trattato riguarda la situazione a Gaza. Foti ha espresso fermamente l’opposizione all’ipotesi di un’occupazione su larga scala da parte di Israele. “Riteniamo inaccettabile che venga avviata un’operazione di questo tipo, in quanto aggraverebbe una situazione umanitaria già catastrofica. Si metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterebbe il rischio di un esodo di massa della popolazione civile”, ha affermato.
L’Italia chiede un cessate il fuoco immediato e duraturo, sostenendo che Hamas deve rilasciare gli ostaggi e procedere alla smilitarizzazione. Questo approccio evidenzia l’impegno italiano per una soluzione pacifica che salvi vite e rispetti i diritti umani, sottolineando l’importanza di una rapida de-escalation della violenza.
La sfida della diplomazia e dell’unità europea
Foti ha concluso dicendo che la diplomazia deve giocare un ruolo di primo piano in questo periodo di crisi. È fondamentale che i leader europei uniscano gli sforzi per affrontare le sfide globali e regionali, lavorando in collegamento con le istituzioni internazionali e le organizzazioni locali.
Voci come quella del ministro Foti possono aiutare a tracciare un percorso chiaro. Le esigenze urgenti e complesse che affrontiamo oggi richiedono una risposta coordinata e decisa, e sono necessarie azioni tangibili per arrivare a una pace duratura e giusta, sia in Ucraina che in Medio Oriente.
Fonti ufficiali: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Repubblica.
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