UE: Salvare l’industria automotive o affrontare milioni di disoccupati?
Uno dei temi cruciali sollevati da Guidesi riguarda il metodo di calcolo delle emissioni. L’ARA chiede che si prenda in considerazione il ruolo strategico della valutazione del ciclo di vita (LCA) per orientare lo sviluppo tecnologico. È fondamentale che l’UE intensifichi gli investimenti in innovazione, in particolare per quanto riguarda i biomateriali e le metodologie di produzione a basso impatto, così da sostenere gli obiettivi climatici e il rinnovamento dell’industria regionale.
“È giunto il momento che la Commissione Europea prenda decisioni decisive: o si salvaguarda l’industria automotive europea, oppure si rischia di lasciare il monopolio a produttori esteri,” ha affermato il presidente di ARA. Con il settore che a oggi assicura 13 milioni di posti di lavoro, il rischio di una transizione unicamente basata sul “solo elettrico” potrebbe portare a una grave crisi occupazionale; un avvertimento da prendere molto seriamente. La Commissione ha ora un’opportunità critica per ripensare le regole attuali prima che sia troppo tardi.
È essenziale che tutte le regioni lavorino insieme per garantire un futuro sostenibile e competitivo per il settore automotive. La coesione all’interno dell’ARO non è mai stata così fondamentale per affrontare le sfide del mercato europeo e globale, e per garantire che gli interessi regionali siano adeguatamente rappresentati.
– Ufficio Stampa Regione Lombardia –
(ITALPRESS)
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