UniBg e Regione Lombardia uniti per affrontare sfide globali nel patrimonio montano.
Seminario Internazionale su Patrimonio Montano e Sostenibilità a Bruxelles
Il 19 ottobre, si è svolto presso la Casa della Lombardia a Bruxelles il seminario internazionale intitolato “Mountain Heritage and Global Challenges”, organizzato dall’Università degli Studi di Bergamo. L’evento ha visto la partecipazione attiva di Regione Lombardia e numerose istituzioni europee, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le sfide legate al patrimonio montano.
Strategie Innovativa per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale
Il seminario ha messo in evidenza le strategie destinate a tutelare e rigenerare il patrimonio culturale, ambientale e sociale delle montagne lombarde. Grazie a iniziative come la ricerca, la co-progettazione e la governance territoriale, si mirano a creare un modello di sviluppo sostenibile. Mariafrancesca Sicilia, Prorettrice alla Ricerca Scientifica, ha dichiarato: “La ricerca è fondamentale per garantire uno sviluppo che sia non solo economico, ma anche sociale ed ecologico.”
Durante l’evento, sono stati presentati progetti innovativi sviluppati da giovani ricercatori dell’Università di Bergamo, in collaborazione con enti come il Consiglio Regionale, ERSAF e le Province di Bergamo e Sondrio. Si è trattato di iniziative di grande importanza, come Interreg e Horizon, che hanno dimostrato l’efficacia della sinergia tra accademia e territorio.
“Il nostro obiettivo è promuovere il dialogo tra le comunità locali e il mondo accademico”, ha aggiunto Fulvio Adobati, Direttore del Centro Studi sul Territorio Lelio Pagani, moderatore della sessione sulle strategie di ricerca. Questa sessione ha dedicato particolare attenzione all’importanza del patrimonio montano, presentando progetti significativi come OrobieLab e i poli territoriali di Chiuro.
Valorizzazione dei Paesaggi Storici e Archeologici
Un’altra parte saliente del seminario è stata la presentazione dei risultati delle ricerche condotte da Federico Zoni e Riccardo Rao. L’archeologo ha esposto i frutti di oltre dieci campagne di scavo in Valtellina, realizzate nell’ambito di progetti nazionali e europei. “La storia e l’archeologia delle nostre montagne sono un tesoro da valorizzare”, ha affermato Zoni, evidenziando la collaborazione con istituzioni locali, tra cui la Provincia di Sondrio e Fondazione Cariplo.
Alessandra Ghisalberti, coordinatrice del Dottorato in Landscape Studies, ha moderato una tavola rotonda in cui si è discusso di come avviare nuove collaborazioni tra le istituzioni europee, come Euromontana e Rural Pact. “Le partnership sono fondamentali per lo sviluppo delle aree montane”, ha sottolineato Ghisalberti, aprendo la strada a strategie condivise per la gestione del patrimonio montano.
Prospettive Future per le Aree Montane Lombarde
Il seminario ha anche offerto ampio spazio alla presentazione dei progetti di ricerca di dottorandi e assegnisti, tutti moderati da Stefano Morosini. I giovani ricercatori hanno dimostrato come nuove prospettive operative possano emergere per valorizzare le aree montane lombarde. “Le nuove generazioni porteranno innovazione e sostenibilità”, ha dichiarato Morosini, enfatizzando l’importanza del coinvolgimento dei giovani nell’affrontare le sfide future.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di attenzione sulle aree montane, evidenziando come il patrimonio culturale e naturale possa rappresentare non solo un’opportunità economica, ma anche un volano per il mantenimento e la valorizzazione delle comunità locali.
Per chi desidera approfondire l’argomento, è disponibile un video dell’evento. Clicca qui per visualizzarlo.
Le collaborazioni tra istituzioni accademiche, locali e europee possono rappresentare un nuovo modello per la gestione delle aree montane, aprendo la strada a un futuro più sostenibile e innovativo per il territorio lombardo.
Fonti: Università degli Studi di Bergamo, Regione Lombardia, Euromontana.
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